BLOOD OF KINGU: DE OCCULTA PHILOSOPHIA
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16/09/2009Gran bella release per gli ucraini Blood Of Kingu, che altro non sono che la reincarnazione di quella storica black metal band che furono gli Hate Forest (cinque albums e cinque Ep per loro, pubblicati in undici anni). 'De Occulta Philosophia', secondo lavoro per questi tre tipacci, guidati dal polistrumentista Azazael, dopo 'Crepulsculum', rilasciato nel 2006, si pone a sorta di concept album, trattando il tema religione secondo differenti e poco convenzionali punti di vista, ricreando (sempre alla loro maniera, ovvio) canti shamanici, preghiere druide, riti propiziatori tribali, nonché tradizioni sumere ed egizie perse nel tempo, e tutto ciò passando attraverso il tritacarne del black metal minimale di stampo norvegese. Sei brani, più una breve intro e due breaks tribali a base di percussioni (che invero fungono solo da pausa per far riposare le orecchie), davvero suggestivi, che riportano a paesaggi lontani, nel tempo e nello spazio. A livello musicale, i Blood Of Kingu potrebbero essere definiti come una versione più elaborata ma meno violenta dei primi Mayhem (il cantato non è per nulla aggressivo, anzi, spesso quasi rilassato, si contrappone molto alla durezza degli strumenti), con in più un pizzico di classe derivata dalla lezione impartita da Burzum con 'Hvis Lyset Tar Oss', classe che però risente non poco di un mixaggio decisamente raw che caratterizza tutto questo album. Un disco gradevole, una piacevole variazione al tema per chi apprezza il black metal norvegese. Consigliato!
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