Grenouille: Il Mondo Libero
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23/01/2013L'opening "D.S.M." ci fa subito pensare al peggio: timbro vocale non facile da farsi piacere ad un primo approccio, e sezione ritmica che non convince del tutto. 'Il Mondo Libero' è il secondo disco sulla lunga distanza dei Grenouille, band milanese che propone un rock venato di hard rock e grunge senza mai mancare di quella dose di melodia che di certo non guasta. Da segnalare, come ho già detto prima, la particolarissima voce del cantante Marco Bugatti che ricorda molto quella di Matt Walst dei My Darkest Days. L'album è tutto cantato in italiano ed è ben bilanciato tra brani tirati ed altri più lenti, con i secondi in vantaggio sui primi: non a caso gli episodi migliori di 'Il Mondo Libero' sono le varie "Come Una Goccia D'acqua" e il buon singolo "La Droga Più Pesante", brani che in più occasioni riescono a ricordare i Negrita di fine secolo, quelli dell'epoca 'Reset'. Interessante anche il rifacimento di "Poveri Cantautori" di Enzo Jannacci intitolato "Poveri Suonatori", che vede un testo riadattato alla scena musicale underground odierna italiana, il tutto mantenendo intatta la pungente ironia della canzone originale. Segnaliamo anche "...E' Il Nostro Destino", il cui ritornello ricorda decisamente "Hard Sun" di Eddie Vedder, contenuta nel soundtrack del bellissimo film Into The Wild. Nonostante un inizio non proprio esaltante, dobbiamo ammettere che 'Il Mondo Libero' è un buon disco, manifesto di quanto sia sottovalutata la scena musicale italiana.
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