GRAVE DIGGER: THE CLANS WILL RISE AGAIN
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04/10/2010Quando ho letto che i Grave Digger stavano lavorando a quello che sarebbe stato il seguito di 'Tunes Of War' sono letteralmente saltato sulla sedia! Questo perchè 'Tunes Of War', uscito nell'ormai lontano 1996, rappresenta il vertice assoluto della discografia della band tedesca, nonché uno dei capolavori della storia del power metal. E la mia memoria è saltata subito a quando lo stesso tentativo lo hanno fatto gli Helloween ed i Gamma Ray, per Keeper 3 e Land Of 2. Il risultato? Sostanzialmente lo stesso delle due bands citate in precedenza, perchè 'The Clans Will Rise Again' non è completamente all'altezza della fama dell'illustre predecessore, inarrivabile, ma comunque è davvero un bellissimo album. Cornamuse a profusione, energia, e testi interessanti trovano corpo in queste dodici canzoni (più intro), tra le quali si fanno apprezzare particolarmente la favolosa opener, ”Paid In Blood”, che gode di un impatto immediato e di un chorus davvero azzeccato, o la titletrack, un'epica quanto atipica blues song, o ancora le bellissime ”Hammer Of The Scots”, ”Rebel” e ”Valley Of Tears”, veloci e potenti le prime due, lenta ed evocativa la terza, ma comunque ad isolare tracce singole si fa un torto alla band perchè si stanno citando canzoni bellissime tra canzoni molto belle. Ottimo il songwriting, ottima la prova strumentale (un applauso al nuovo arrivato Axel Ritt, capace di non far rimpiangere Manni Schmidt), e bella cristallina la produzione per un album che non è Tunes Of War 2, ma è comunque un ottimo disco. Bravissimi!
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