GLACIAL FEAR: FILTHY PLANET
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09/04/2007Esistono realtà nell'underground, che nonostante svariate difficoltà sono sempre lì a sfornare dischi e a suonare dal vivo, principalmente per se stessi ma anche per quel numero (piccolo o grande) di supporter messo in piedi negli anni di attività. E' il caso dei Glacial Fear, band di Catanzaro giunta al terzo album dopo tredici anni di carriera segnati da svariati cambi di line up (ma con la supervisione costante del fondatore Gianluca Molè) e da un'intensa attività live. Il quartetto calabrese sciorina una prova in studio che unisce quel death e quel thrash metal che seguono la band sin dagli esordi con la furia urbana dell'hardcore. Nè risulta un album estremamente monolitico ma ben oliato che, nelle dissonanze melodiche, ricorda per certi versi i Voivod di "Killing Technology" . Melodie stridenti si uniscono a dei riff trascinanti ben seguiti dalla pulsante sezione ritmica, dove in alcuni frangenti fanno capolino sample sintetici che si limitano a rafforzare alcuni momenti musicali. Interessante l'outro "In Calabria", pezzo interamente strumentale costruito su sample e melodie evocative cariche di negatività. "Filthy Planet" è uno stranziante e disperato grido di dolore, mosso da una band con alle spalle un'esperienza che consente di metterlo in musica, il tutto confezionato in un packaging (produzione + grafica) che ben descrive la malsanità presente.
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