GAAHLS WYRD: GastiR - Ghosts Invited
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28/04/2020Dopo un live album e due singoli, ecco vedere la luce il primo album per Gaahls Wyrd, progetto che vede protagonisti alcuni tra i migliori artisti del panorama black metal. 'GastiR - Ghosts Invited', così si intitola, è un un concentrato di black metal a metà tra vecchia scuola e moderne sfumature avantgarde. Nera foschia che sale e che via via mostra intrecci strumentali che paiono veri e propri rituali. Epico crescendo che trascende il concetto di black metal, ma che da esso ne ricava la più occulta natura. L'impasto delle voci e le strutture che gli artisti ci sottopongono sono vere e proprie perle della nera fiamma. La scuola norvegese trasuda da ogni nota, ma la personalità è innegabile, viste le soluzioni vocali e ritmiche ivi proposte. Raffinatezza ed estremismo black sono condensati in un unico gesto, liturgia che segue schemi sconosciuti, facendosi però portavoce di un verbo conosciuto. Le trame delle chitarre e le ambientazioni che si susseguono inebriano l'ascoltatore più esigente, potendo a tratti anche strappare l'attenzione di chi ama la old school. Sciamaniche suite scerpano lati di un'anima silente, consapevolezza che va oltre la bieca autodistruzione e che palesano una distinzione di assoluto livello. Gli assoli di chitarra e l'acutezza dei suoni sublimano in pura classe di armonie, pathos che trasuda da ogni aspetto. Dissonanze e melodie danzano e si muovono in una cornice di affettazione, il tutto però genuinamente reso, senza destrutture triviali. Parallelismi sono possibili con Enslaved e Trelldom, ma sono direttive per darvi l'idea dell'immensa qualità di una band che va oltre le definizioni. Creatura di incommensurabile saggezza ci racconta di storie passate, ci rende partecipi di una liturgia a cui, affascinati, prendiamo parte. Tutto ciò però è semplice, umile condivisione di un frangente, essere conscio della propria frammentarietà. I Gaahls Wyrd ci regalano così qualcosa di loro, uno specchio in cui ognuno di noi può rivedere qualcosa di sé, diventandone complice. Album consigliato vivamente, speriamo primo di una lunga serie.
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