FREQUENCY: WHEN DREAM AND FATE COLLIDE
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27/03/2006Il florido panorama svedese ci regala un frutto piuttosto acerbo: i power metallers Frequency, nati dalle ceneri di Lothlorien (Death Metal) e Melodrama (Power Metal). La proposta della band ha ben poco di personale prendendo ispirazione a piene mani dal calderone tedesco, Gamma Ray ed Edguy su tutti, e da alcuni act connazionali come i Nocturnal Rites. La prima opinione non è delle migliori, la copertina di questo “When Dream And Fate Collide” punta ad un impatto visivo piuttosto forte ma di pessimo gusto. Ma parliamo di musica, l’opener “Oblivion” lascia ben sperare in un succulento evolversi del cd. Doppia cassa, rocciosi riffin' ed un buon refrain con la voce del singer Glenn Laurén che si dimostra fin da subito il clone di Tobias Sammet con almeno dieci o quindici anni di più, per via del timbro piuttosto sporco alla Kay Hansen. Buono anche il lavoro delle due asce Wolström e Birgersson che, pur dedicandosi a spasmodici riferimenti ad altre band, riescono a regalare un contributo sostanzioso. Il platter prosegue tra buone idee, come su “The Wicked Is Born” , e tra scopiazzate clamorose come la seppur godibile “Dimension For The Week” e “Time”, marchiata a fuoco nel nome dei Gamma Ray. La titletrack rappresenta l’unico brano fuori dal coro, con ritmiche più contenute e con dei tentativi, vani, di personalizzazione del sound. La proposta dei Frequency non decolla e non entusiasma, limitandosi al proprio compitino fino all’inevitabile conclusione del platter. Niente di trascendentale o drammatico comunque, le qualità ci sono ed altrettanti sono i margini di miglioramento. Un disco scorrevole, da ascoltare come sottofondo senza pretendere troppo in alternativa ai soliti gruppi.
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