TRIGGERDADDY: STEREOSONIC MELTDOWN
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01/09/2005Triggerdaddy? E che è? Nient'altro che uno pseudonimo sotto il quale si cela il redivivo Tim Karr, alla ricerca del rilancio definitivo (per l'ennesima volta). Tantissimi gli artisti coinvolti, alcuni di grande levatura artistica (vedi Eric Singer o Ryan Roxie), tutti comunque a loro agio nel genere proposto in questo "Stereosonic Meltdown"... ovvero 10 tracce in bilico tra Glam e Hard Rock settantiano, senza grosse pretese, con un gusto decisamente fedele alle sonorità dei tempi d'oro del rock. Nulla di innovativo, dunque, ma bisogna ammettere che Karr e soci hanno sfornato un prodotto gustoso, ben fatto e piacevole. Non ci sono tracce che spiccano sulle altre, tutte le canzoni seguono la stessa linea di fondo, coinvolgendo e divertendo chi ascolta senza per questo peccare di banalità o troppa semplicità. La tecnica dei vari musicisti è assolutamente indiscutibile, così come la voce ora graffiante ora potente di Karr... una garanzia, quindi, dal punto di vista qualitativo. Tra l'altro verso la fine del lavoro troviamo la cover di "Peach" del notissimo Prince, e di "20th Century Boy", canzone simbolo del rock, in una versione assolutamente riuscita. Peccato per l'orrida copertina (ma come si fa a fare uno scempio del genere?), e se mi è concesso di muovere un appunto, forse si poteva "osare" un po' di più dal punto di vista dell'originalità. Ma va bene, in fondo "it's only Rock 'n' Roll"!!
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