FLUID SOL: FLUID SOL
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08/02/2005E' Mitch Malloy il nome che si cela dietro al progetto Fluid Sol, un monicker che va ad identificare una creatura composta da sonorità rock di indubbio stampo moderno, perfettamente allineate con quanto proposto recentemente dalle altre uscite già edite in casa Atenzia. Nonostante ciò imbrigliare in un sunto di poche parole l'universo sonoro contenuto nel dischetto non è assolutamente cosa facile, e questo anche a causa delle numerose reminescenze sonore legate ai vari brani, le quali spaziano, con buona disinvoltura, dal power-pop d'avanguardia sino ad arrivare al vero e proprio rock perfettamente al passo coi giorni nostri. Chiave di volta per comprendere ed assimilare pienamente il contenuto di "Fluid Sol" è il grande talento vocale di Mitch, un singer particolarmente attento ad esternare le diverse sfumature interpretative di ogni singolo pezzo, ben sorretto ed anzi ovvviamente facilitato dal guitar-working presente ma essenziale, composto ed eseguito (neanche a dirlo) dall'artista americano stesso. Questi elementi vanno a completare un album dal groove interessante ma stranamente opaco, il quale difficilmente si lascia andare a melodie eccessivamente solari e sorridenti, il tutto al servizio di sonorità ricercate e particolarmente originali. Non voglio dilungarmi eccessivamente su di un lavoro dannatamente difficile da raccontare tramite le mute parole di uno schermo, per cui vi consiglio vivamente di abbindolare al meglio il vostro negoziante di fiducia, il tutto per costringerlo a concedervi un salutare ascolto del cd ivi oggetto di recensione. Un dischetto che, nonostante un risultato finale a mio avviso solamente più che discreto, potrà accaparrarsi i favori e le approvazioni della cerchia più futuristica degli AORsters attuali, i quali si faranno sicuramente attrarre da un songwriting che sa osare, in maniera ottimale, nei punti e nei modi più adatti. Forse non adatto a tutti i tipi di palati, ma dal gusto sicuramente provocatorio.
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