FELONY: HELLTOWN HOTEL
data
09/02/2010Prendete una tra le numerose bands in possesso di qualche scorcio di talento ma destinate purtroppo a non lasciare un segno tangibile all'interno della storia dell'hard-rock, e affibbiategli il monicker Felony: otterrete una creatura dal vitaminizzato sleaze a stelle e strisce non esule da ricorsivi richiami alla scena maggiormente heavy, il tutto senza mai sfociarne profondamente nelle caratteristiche maggiormente classiche, operazione in grado di partorire una proposta musicale forse un tantino derivativa ma tutto sommato accettabile. Quello in cui i Felony forse fallirono fu, invece, la chiara volontà di elevare a più riprese le parti di chitarra in qualità di motore principe dei vari brani: una scelta rivelatasi purtroppo in parte autodistruttiva, fungendo da vero e proprio limitatore generale nella potenzialità dei vari brani a vantaggio di una mero sfoggio esecutivo da parte dei vari axemen intervallatisi nella line-up della band d'oltreoceano, formazione in perenne subbuglio a causa dei ripetuti split operati dai diversi membri nel corso dei brevi anni di vita del progetto, purtroppo rivelatosi, come accennato in apertura, un vero e proprio fuoco di paglia. Un vero e proprio peccato, visto tra le altre cose il buon lavoro effettuato in fase di produzione, forse il maggior pregio di songs in cui a latitare sono talvolta la brillantezza delle melodie e l'essenzialità delle molteplici strutture sonore, spesso prolisse e poco accattivanti nell'economia generale del risultato finale. Una discreta raccolta di registrazioni sin qui nascoste, che mi sento di consigliare più che altro ai collezionisti e ai più motivati fans del genere.
Commenti