DISTURBING FORESIGHTS: DE-GRUNGED
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07/07/2008Quella degli olandesi Disturbing Foresights è una storia che va avanti da ormai quasi 20 anni: era infatti il 1989 quando i nostri pubblicarono il demo-tape autoprodotto ‘Struggle To Speak’, iniziando così un’avventura che porterà la band ad esibirsi sui palchi di mezza Europa in compagnia di alcuni mostri sacri del punk (M.D.C., Youth Brigade, etc.). Nonostante il discreto successo conseguito in patria, la band non ha mai pubblicato un full-lenght ufficiale durante la sua attività (esauritasi nel 1996), a causa di una serie di vicissitudini legate alla stabilità della formazione. Questo ‘De-Grunged’ risale al 1993 e doveva essere il disco d’esordio del gruppo, ma non fu mai pubblicato per problemi con la loro label di allora (la GAP Records); ci ha allora pensato la Deity Down Records, 15 anni dopo, a rendere giustizia alle fatiche dei Disturbing Foresights, decidendo di pubblicare in versione ri-masterizzata questo sfortunato esordio. Il sound dei Disturbing Foresights è davvero curioso, contenendo in sé influenze che spaziano con una certa facilità dal metal al punk, dando luogo ad un meltin’ pot musicale molto particolare e di certo poco orecchiabile per i puristi di entrambi i generi. Ciò non toglie che la loro proposta musicale, benché ostica, talvolta riesca a colpire nel segno: ne sono un esempio brani come ”This 1’s 4 U” o ”Chemical Century” che, pur non risultando particolarmente accattivanti, riescono comunque a regalare qualche emozione. Tuttavia un disco del genere non può essere esente da una bocciatura, ancorché non totale: troppa la confusione che permea tutto il lavoro di questi quattro ragazzi olandesi, incapaci di dare una coerenza e un’identità al loro sound. Mi sentirei di consigliarlo solo agli amanti del crossover e delle contaminazioni musicali; tutti gli altri è meglio che si tengano alla larga, se non vogliono rischiare di incappare in una delusione.
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