DEVIN TOWNSEND PROJECT: Z2
data
04/11/2014L'indomabile Devino torna sulle scene con un doppio album, ma nel contesto si tratta di due lavori differenti che niente hanno a che fare a livello concettuale. 'Z2' contiene un CD intitolato 'Sky Blue', mentre il secondo s'intitola 'Dark Matters'. La continuazione di 'Epicloud' (2012) il primo, la seconda parte di 'Ziltoid The Omniscent' (2007) il secondo. Due ore di materiale, quindi, che non si intrecciano mai, ognuno per la sua strada di fatto su quasi ogni aspetto. 'Sky Blue' si caratterizza per il continuo duettare con Anneke Van Giersbergen, e su diverse strutture compositive: si passa dalla ballad all'up tempo, al cadenzato, in un crescendo di sensazioni mai slegate, connesse a più non posso al magistrale tappeto simil futuristico che fa da collante all'intero album. E con quell'appeal a dir poco commerciale, con la dovuta esposizione mediatica, non facciamo fatica ad immaginare i brani trasmessi a ripetizione su radio e tv non solo di settore. Con 'Dark Matters' il discorso cambia, invece. Devin indossa di nuovo il pigiama da ospedale psichiatrico, e si (ri)lancia nel mondo alieno di Ziltoid. Si susseguono narrazioni, voci e temi sonori "galattici" tra i brani che avanzano con metodica sicurezza. L'artista canadese ormai ha trovato il passo giusto da tempo, e riesce con estrema naturalezza a ricreare i suoi mondi interiori grazie ad un senso dell'umorismo esponenziale. Ci assale il dubbio dell'autoreferenzialità dell'opera, ma la qualità è talmente alta e varia che non riusciano a non fare a meno di esaltarci davanti al folle genio di DT. 'Z2' risulta alla fine essere un lavoro stracarico di arrangiamenti, di momenti intensi ed esilaranti che non temono la lunga durata, che non si concede a facili interpetazioni, e riesce a farsi piacere nell'immediato nonostante l'ammasso cosmico di materiale inedito.
Commenti