Dark Order: Cold War Of The Condor
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30/11/2010Direttamente dalla terra dei marsupiali, i Dark Order sono considerati come degli astri nascenti (nonostante i vari album e demo) della nuova scena thrash metal mondiale: presentano questo concept album basato sulla terribile dittatura di Augusto Pinochet, ex leader Cileno che con un golpe riuscì ad arrivare al potere rimanendoci per sedici lunghissimi anni. Questo personaggio, molto discusso nel suo paese, ha ispirato gli australiani riuscendo a creare una vera e propria sequenza temporale dall’ascesa al potere fino alla morte, descrivendo particolari, situazioni e fatti che hanno segnato negativamente la storia del Cile. Dopo il discorso iniziale di Pinochet presente nella prima traccia, le successive “Dissension Of The Raptor” e “State Of Siege” presentano un gruppo che fa della violenza e precisione le proprie armi: ritmiche serrate molto precise con voce aggressiva che riesce ad amalgamarsi perfettamente con le atmosfere create dagli strumenti. La successiva “A Lament Of Victor Jara”, e dedicata al defunto cantante che fù ucciso durante il golpe perché sostenitore dell’allora presidente Salvador Allende, deposto da Pinochet: musicalmente non presenta novità rispetto alle tracce precedenti, e sarà così per tutto l’album! Ottime sono le successive “Villa Grimaldi” e “Blood Fire” caratterizzate da una buona ispirazione in fase compositiva. Non ci sono grosse variazioni durante l’ascolto del platter, infatti questo può essere considerato un punto a sfavore per gli australiani. Se si ama il genere, questo è un album assolutamente da avere perché riesce a concentrare ed incanalare in maniera precisa ed ordinata la violenza tipica del thrash americano con influenze slayeriane. Valido come prodotto, interessante la cronologia storica e coerenza musicale in tutti sensi: cosa si può chiedere di più?
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