DARK FORTRESS: YLEM
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02/01/2010Interessante, e davvero mooolto originale! Non solo la loro musica è per una buona fetta debitrice alla band norvegese, ma addirittura il loro monicker, in inglese è il corrispettivo di Dimmu Borgir. Sin dal 1994 la band tedesca, riesce a sfornare dei dischi godibili, certo sicuramente non per tutti (o meglio: solo per chi di solo black metal a là DB vive). La loro proposta non cambia di una virgola: brani abbastanza lunghi, sempre nella media dei sei e sette minuti, e riff più dediti all’atmosfera che alla brutalità, anche se i momenti veloci tipici del genere non mancano. Così come non mancano le varie sfumature vocali, presenti ad esempio in "Evenfall", con dei riusciti intrecci tra pulito/recitato, ed estremo. Quello che manca ai Dark Fortress, è comunque come dicevo poc’anzi, proprio la maggior velocità e impatto che caratterizza al 100% il black metal. Mentre gli altri preferiscono correre all’impazzata su binari in blast, loro se ne stanno “tranquilli” nei loro mid-tempos quasi al limite del heavy/thrash. Non che non facciano bene, ma mettiamo caso che riusciate ad arrivare sani e salvi a "Hirudineans": fatemi sapere se avvertirete la stessa sensazione di stanchezza e skip improvviso. Che si dosino meglio le varie idee, la prossima volta, potrebbe essere un buon passo in avanti.
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