DARK FORTRESS: Stab Wounds
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17/12/2019La Century Media pubblica la terza ed ultima ristampa dei lavori non usciti originariamente sotto la propria egida. Il sound dei Dark Fortress viene spesso etichettato come "melodic black metal", e se la definizione poteva risultare appropriata per i primi lavori (in particolare per il secondo, "Profane Genocidal Creations"), in questo caso risulta riduttiva. I pezzi sono maligni, aggressivi e si ha la sensazione che sia forse l'ottima produzione ad aver constribuito a perpetrare la reputazione della band. Il chitarrismo, potente ed aggressivo, si assesta fra il tipico tremolo di stampo norvegese e un rifframa più trasheggiante e corposo. La batteria è per lo più feroce ed intensa, come si conviene da "De Mysteriis..." in poi. L´uso delle tastiere è centellinato e limitato a quei momenti in cui sono funzionali a creare una certa atmosfera. I cambi di tempo/rallentamenti contribuiscono a creare l'aura malvagia e velenosa che ben si accorda con i testi. 'Stab Wounds' è quello che si può definire un game changer per la band: da essere stata una buona, ma non particolarmente originale, band i nostri intraprendono un percorso che li porterà ad essere una delle realtà nel genere più valide dell´ Europa continentale. In questo senso l'album era assolutamente raccomandabile quindici anni fa alla sua uscita, ma lo è altrettanto ancora oggi, avendo i Dark Fortress da questo momento creato uno dei sound black metal piu intriganti senza per questo rinunciare ad aderire al genere.
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