ATREYU: SUICIDE NOTES AND BUTTERFLY KISSES
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10/03/2006Nel 2002, ancora lontani, seppur di poco dal clamore metalcore che si scatenerà a breve (ricordiamoci che il punto di svolta di queste sonorità, ovvero “Alive Or Just Breathing” dei Killswitch Engage è uscito proprio nel 2002) Victory Records fa una scommessa e butta sul mercato gli Atreyu, band in attività già da un po’ ma che giunge al debutto sulla lunga distanza solo con “Suicide Notes And Butterfly Kisses”. La miscela sonora dei cinque statunitensi è altamente appetibile e rappresenta per la label un’occasione da non farsi sfuggire visto che gli Atreyu sono tra i primi a coniugare in una certa maniera aggressività metallica, melodie sfacciatamente commerciali e sfrontatezza hardcore. A funzionare alla grande sono in primis il variegato e raffinato guitarwork e le parti vocali, che si alternano sapientemente tra growl e clean in brani maiuscoli come l’opener “A Song For The Optimist” (nel cui rifframa è inevitabile scovare echi dei Metallica di “Master Of Puppets”), “Ain’t Love Grand”, “Deanne The Arsonist” o la grandiosa doppietta conclusiva “A Vampire’s Lament”/”Lip Gloss And Black”. Un sound che non cede mai alla tentazione di risultare troppo easy ma che anzi si appropria di arrangiamenti non da poco, al contrario di quello che succederà nel successivo “The Curse”, altrettanto valido ma decisamente più indirizzato verso il lato catchy dell’Atreyu style. Un debutto che andrebbe ascoltato da molti e che risulta importante quasi quanto la chiave di volta sopra nominata, ovvero “Alive Or Just Breathing” dei colleghi Killswitch.
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