CUSTARD: Imperium Rapax
data
30/12/2021In circolazione addirittura dal 1987 i teutonici Custard sono tra gli esponenti di un heavy power metal che ha sempre evitato di legarsi agli stilemi classici del genere, quali ad esempio i cori da birreria e altre frivolezze prediligendo un approccio alle liriche decisamente meno convenzionale e intelligente. Nel loro settimo lavoro i ragazzi si giocano la carta del concept album che verte sulla nascita ed espansione dell'impero romano. Dal punto di vista strettamente musicale non si segnalano grosse variazioni sull'impianto strutturale: Rage e gli Helloween rimangono la principale influenza, spesso e volentieri si sente l'impronta dei Manowar ("Res Publica" ad esempio), da rimarcare l'aggiunta di altri elementi che conferiscono al sound un taglio leggermente più epic folk, ma insomma stiamo parlando di un qualcosa di non certamente innovativo. Oliver Strasser dimostra di cavarsela egregiamente, non stiamo parlando certamente di un top vocalist, ma la sua squillante voce sa farsi ben gradire. A livello di ritmo non si va mai sopra le righe, sono pochi i brani tirati, forse lo scopo è quello di evidenziare maggiormente l'impatto epico e pomposo, la coppia di chitarristi sa sicuramente ben muoversi sul terreno dei mid tempo, tuttavia le composizioni sembrano un po' soffrire un certo deficit di incisività e la produzione non sembra valorizzare i brani nella maniera auspicata, nulla da eccepire riguardo alle melodie elaborate dove spicca alla grande il carattere della maestosità. Per gli amanti del genere un lavoro più che dignitoso da non lasciare nel dimenticatoio.
Commenti