CRESCENT SHIELD: THE STARS OF NEVER SEEN
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27/05/2009Nuovo disco, poche novità. Sia in bene che in male: gli americani Crescent Shield bissano, e sfornano un album dalle sonorità interessanti perfettamente in linea con il predecessore. Sempre dediti ad un Metal vicino alla NWOBHM, con stacchi degni del Melodic di razza, scelgono stavolta di accentuare i toni cupi, dando al disco in generale un'ombra di melanconico magnetismo. Poche le novità, in effetti, ma ciò non significa necessariamente che andiamo male: nel complesso abbiamo per le mani un lavoro ben inquadrato in una scuola collaudata, che a tratti lascia intravvedere qualche vaga contaminazione (Iced Earth in particolare) senza con questo snaturarsi. Cori potenti e ritmiche quadrate si intersecano con una chitarra ed un basso diretti ed incisivi, in un effetto globale di ottantianità pura, ben evidenziato anche dalla produzione. Molto belli i cori, anche se va detto che il timbro vocale di Grant, pulito, pieno e palatale non è per tutti i gusti. Va comunque detto che, se si entra in sintonia con questa voce particolare, sa regalare delle grandi emozioni. Un encomio va inoltre all'impegno di mettere sul sito della band le spiegazioni dei pezzi, un esaustivo track by track che soddisferà le curiosità di molti. Da segnalarsi sono anche le spruzzate di matrice Prog che si colgono qua e là, mentre spuntano importanti passaggi di Epic classico in grado di sottolineare in maniera più che adeguata la drammaticità che trasudano alcuni dei pezzi. Nulla di nuovo, ma molto di valido.
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