Steel Maid: Raptor
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27/04/2010Piccola sorpresa per i nostalgici dell'heavy classico, quello più energico, ovvero la colonna sonora perfetta per un motoraduno. Loro si chiamano Steel Maid, provengono dalla Germania, e "Raptor" è il titolo della loro prima release. Un disco che sembra sia stato prodotto negli anni '80, quindi, se per caso siete in cerca di innovazioni stilistiche, chiudete pure questa pagina (non mi offendo di certo!). Stavo dicendo? Ah si, ora ricordo. Il prodotto racchiude dieci brani dalle atmosfere e liriche oscure tipiche del periodo in cui il cinema horror riusciva ad amalgamarsi piuttosto bene con il mondo del metal, e sono usciti fuori dei cult come "Morte a 33 giri" con Ozzy Osbourne e Gene Simmons. Quello in esame è un album completo, pieno di riff da headbanging sfrenato, assoli veloci, ritmiche tirate (un esempio lampante è l’opener "Hellraiser"), ma anche di momenti più tranquilli e ricchi di sentimento con un Al Ravage (già vocalist dei Ravage) al microfono che dimostra di sapersi adattare bene a entrambe le situazioni. In definitiva, si tratta di un lavoro che scorre bene e che lascia soddisfatti alla conclusione del suo ascolto. Opera che sicuramente può gareggiare tra le uscite migliori di questo 2010 in ambito heavy old school, con cui gli Steel Maid è probabile che si siano già guadagnati uno slot in una futura edizione del Keep It True Festival!
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