CONSPIRACY: THE UNKNOWN
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14/10/2003Chris Squire, mitico bassista degli Yes, è la mente che si nasconde dietro al monicker Conspiracy. In questo cd,infatti, insieme al suo compagno di avventure Billy Sherwood, già con lui nei World Trade, il prode Chris ci delizia con un platter all'insegna del prog rock melodico di stampo americano. Il disco, a mio parere, si divide nettamente in due parti: nella prima, composta dalle prime quattro tracce, abbiamo a che fare con delle songs stupende, con un songwriting eccelso che mette in risalto le potenzialità dei vari musicisti coinvolti. "Conspiracy", "Confess", "New World", "1/2 A World Away" sono canzoni che lasceranno in voi segni indelebili del loro passaggio, con melodie che a tratti si accostano alla produzione musicale dei Police (soprattutto per quanto riguarda le linee vocali e un cantato che ricorda molto il buon vecchio Sting): l'apice dell'album si raggiunge con la struggente "1/2 A World Away", song veramente da urlo, che fa anche da spartiacque tra le due sezioni dell'album. Infatti con "There Is No End" comincia la seconda parte dell'album e iniziano anche i dolori: del songwriting favoloso delle prime quattro canzoni non rimane traccia: purtroppo le songs lasciano l'amaro in bocca e non riescono neanche a raggiungere la sufficienza. Le canzoni risultano impacciate, stanche e l'ascoltatore fa fatica ad arrivare alla fine del brano senza sbadigliare... un vero peccato visto la qualità delle prime tracce dell'album.
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