CONQUEROR: STORIE FUORI DAL TEMPO
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02/01/2006Ensemble messinese autore di un rock progressivo dalle forti tinte settantianne, quello dei Conqueror rappresenta anche una interessante realtà nella sempre più florida scena italiana devota alle sonorità che segnarono un'epoca nel vecchio continente prima, nel resto del mondo in seguito, e che ancora oggi non smette di sorprendere. Come questo "Storie Fuori Dal Tempo", secondo disco in studio che sembra sbucare fuori proprio da quel periodo d'oro quando a ragione di molti altri periodi e decadi a seguire la musica seguiva una scia creativa destinata a vivere per sempre e non solo per mera riproposizione. Sorpresa, si, perchè i Conqueror riescono nell'intento di creare una miscela sonora ammaliante che si fa sedurre sia dai lavori storici di band nostrane, sia dall'approccio favolistico di certo progressive inglese che sotto la spinta di orchestrazioni e fiati creava un mondo a sè stante che aveva del sensazionale. Strutture strumentali dall'ottima, essenziale consistenza tecnica si confondono, si perdono e si ritrovano nei sei brani presenti in un flusso continuo di suggestioni e sfumature che tendono ad un discanto poetico sostenuto dalla voce leggera e "lirica" di Simona Riganò, e dal flauto e dal sax di Sabrina che danno quel tocco di immaginifico alle "storie" raccontate. Mai un calo emotivo, mai un arrangiamento fuori posto fino a giungere alla conclusiva suite "Morgana" che copre una durata di 30 minuti che attraversa buona parte dello scibile progressive delle ultime decadi, e suddivisa in quattro parti che suggella un lavoro notevole in quanto a maestria compositiva dalla spiccata sensibilità emotiva. Di tanto in tanto, raramente, affiora un sottile strato di accademismo che sembra più dettato, per fortuna, dall'accortezza e dal perfezionismo che da una forzatura voluta, e che, comunque, non intacca assolutamente il risultato finale che lancia il quintetto verso la vetta per quanto concerne le migliori uscite in Italia targate 2005.
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