COMATOSE VIGIL: Fuimus Non Sumus
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18/12/2011Ascoltato per la prima volta questo cd durante una giornata plumbea e piovosa e non abbiamo potuto fare a meno di notare come questi fosse il completamento come colonna sonora ideale. Funeral doom sinfonico suonato a velocità da moviola, con cadenze ossessive, incessanti e cariche di pathos; ogni riff è una mazzata alla vita. Non dissimile dalle formazioni che lo hanno reso noto (Thergothon, Skepticism), ma l’uso di voci femminili tipiche dei cori gregoriani stemperano le partiture soffocanti rendendole più malinconiche, ma non esautorandone l’oscurità; sul tutto si staglia un growling pressoché perfetto di estrazione catacombale. Non sperate di trovare atmosfere piacevoli, qui c’è solo un lunghissimo cammino verso la decadenza, la disperazione, la fine della vità; una lentissima nenia funebre nella quale la speranza di vedere la luce diventa una vana chimera. Tre tracce per 75 minuti di musica, dove le variazioni sui ritmi e sulle melodie sono ridotte al lumicino, ma non per questo inascoltabili (pesanti sicuramente) perchè la cura nella ricerca della melodia e della musicalità gli dona la forza che esautora la noia; giunti alla seconda prova sulla lunga distanza (escludendo un Ep) i russi hanno perfezionato il discorso intrapreso con la prova d’esordio, rendendolo più organico grazie all’impiego massiccio di tastiere glaciali/siderali, ed una produzione superba.
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