CIRCLE II CIRCLE: FULL CIRCLE
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19/08/2012A nostro avviso la storia dei Savatage può essere divisa in tre grandi periodi: un periodo classico che va dall'esordio 'Sirens' (ma comprende anche ciò che gli Oliva hanno fatto con gli Avatar), fino al capolavoro 'Streets' (ma anche 'Poets And Madmen' può essere inserito in questa linea musicale); quindi un periodo sinfonico che ha regalato al mondo gioielli come 'Dead Winter Dead' e 'The Wake Of Magellan', ed un periodo ibrido coinciso con l'entrata nella band del cantante Zak Stevens, durante il quale videro la luce 'Edge Of Thorns' e 'Handful Of Rain'. E per tre periodi musicali oggi esistono tre bands che seguono abbastanza fedelmente le linee dettate da quegli albums: i Jon Oliva's Pain, nati nel 2004 dopo lo scioglimento della band, da molti considerati i veri Savatage, che riprendono i vecchi album, la Trans-Siberian Orchestra guidata da Chris Caffery, che fu il vero motivo dello split, che rifà il proprio stile agli albums sinfonici, ed i Circle II Circle, fondati da Zak Stevens all'indomani della sua uscita dalla band madre, che a livello di sound assomigliano moltissimo ai dischi del periodo di passaggio. Fatta questa importante premessa per introdurre i Circle II Circle, eccoci a commentare la raccolta che funge loro da bilancio dopo dieci anni di attività e cinque dischi (più due EP) realizzati. E che raccolta, signori; trentadue brani per oltre due ore e mezza di musica ad altissimo livello. I migliori brani realizzati dalla band, più alcune chicche prima introvabili come ”Into The Wind” e ”Burden Of Truth” in chiave acustica, ”Every Last Thing” in una nuova versione, ed i live di ”Evermore” e ”Watching In Silence”. Certo, qualcuno potrebbe trovare un tantino eccessiva e presuntuosa una raccolta così mastodontica, ma, come si dice, chissenefrega, no? Più musica di qualità c'è, meglio è, e visto che si parla di una band che ha sempre tenuto altissimi i propri standard, non c'è rischio di sbagliare nell'acquisto. Ideale porta per entrare nel mondo dei Circle II Circle per chi non ha mai ascoltato questa grande band.
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