KOOZNETZ: KOOZNETZ
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06/11/2009Un quartetto di giovani Canadesi alle prime armi: questa l'idea che ci si potrebbe fare leggendo la biografia dei Kooznetz. Andando però ad ascoltare la loro musica, che è poi ciò che conta, il discorso si scopre non essere così semplice. E' vero che sono giovani ed inesperti, questo è innegabile. Ed è altrettanto vero che, vista la mancanza di esperienza, è naturale attendersi un qualcosa di piuttosto impersonale e già sentito. Ed è sempre vero che le innovazioni scarseggiano. Eppure il disco d'esordio di questi giovanissimi non è certo da buttare, anzi: forse proprio a causa della giovane età, viene voglia di giustificarli e di sospendere il giudizio in attesa di maturazione, finchè non divengano meno evidenti le influenze dei soliti Metallica, Megadeth e Testament e sia possibile valutare un qualcosa di più genuino ed originale. Nel frattempo, queste undici tracce si lasciano ascoltare volentieri, complice anche la tendenza ipnotica delle timbriche, un po' monotone ma gradevoli, del vocalist. Variazioni ce ne sono parecchie, le tastiere non sono abusate, i suoni hanno quel che di marciamente cupo che fa tanto anni '80: in pratica un inizio di carriera non sconvolgente, ma comunque interessante. Non mancano linee melodiche che, a rischio di giocare sul filo della prevedibilità, riescono ad essere facilmente memorizzabili, ed anche questo è un aspetto di un certo peso: un disco piacevole e facilmente memorizzabile, quindi. Un passatempo gustoso.
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