Count Raven: Mammons War
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07/11/2009Grandissimo ritorno discografico, dopo la bellezza di oltre dieci anni di assenza, per gli svedesi Count Raven, uno dei gruppi che ha avuto il pregio di tenere testa a colossi del calibro di Saint Vitus ed Obsessed, riuscendo, nonostante avesse come pietra di paragone i padri Black Sabbath, a restare fedele al proprio sound altamente classico, facilmente catalogabile ma al tempo stesso molto personale ed inimitabile, grazie anche all’ottima prova vocale del leader Dan "Fodde" Fondelius, un autentico clone maligno e spietato di sua maestosità Ozzy "Madman" Osbourne. Il disco in questione, anche se qualcuno potrà dire che sia la fotocopia delle precedenti produzioni della band, è assolutamente BELLO in quanto sembra che per sua altezza Fondelius il tempo non sia mai trascorso; sin dalle prime note l’ascoltare sarà proiettato in una dimensione parallela, una specie di viaggio allucinante e mistico, accompagnato dalle oniriche note di brani come "The Poltergeist", "Seven Days" e "Mammons War". Citazione a parte merita "Nashira", una vera e propria dichiarazione d’amore verso delle entità ultraterrene. Per concludere non resta che ribadire che questo album, nonostante non apporti alcuna innovazione al genere ed abbia un sound altamente poderoso e prevedibile, conserva al suo interno tutta l’austerità e l’ecletticità che da sempre è stato il trademark dei Count Raven.
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