BON JOVI: New Jersey
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28/12/2004Molti gruppi hanno proclamato di essere l'essenza del rock americano più spensierato, ma nessuno l'ha incarnato come i Bon Jovi. E "New Jersey" è, in questo senso, l'apice toccato dalla band. Grandi successi come l'opener "Lay Your Hands On Me", la trascinante "Bad Medicine" e la ballad "I'll Be There For You" si commentano da soli... Vale invece la pena di spendere qualche parola per pezzi meno conosciuti, ma forse addirittura superiori ai tre citati. Sto parlando di "Wild Is The Wind", dell'intermezzo "Ride Cowboy Ride" e di "Stick To Your Guns". Tutto il vecchio West riemerge dalle atmosfere di questi brani, grazie all'incredibile maestria di Richie Sambora alla chitarra e all'ottima prova di Bon Jovi dietro il microfono. Il primo brano di questo trio è abbastanza sostenuto, malinconico e trascinante insieme, con un ritornello indimenticabile. "Ride Cowboy Ride", con un fruscio di vinile in sottofondo, introduce la canzone più bella dell'intero album, "Stick To Your Guns". Una semi-ballad più western che mai, dalle linee melodiche azzeccatissime e un Jon strepitoso. Ma la bellezza di quest'album è data anche dalla divertente "99 In The Shade", veloce e "ruffiana" quanto basta, e dalla scherzosa "Love For Sale", ancora una volta con la chitarra (acustica) di Sambora a farla da padrone, supportata magnificamente dall'armonica di Jon. "Born To Be My Baby" diventerà un must in sede live, "Living In Sin" e "Blood On Blood" ci riportano alle atmosfere americane sopra citate, e "Homebound Train" coniuga potenza e melodia in un mix assolutamente riuscito. Insomma, "New Jersey" si impone prepotentemente come uno dei migliori lavori rock degli anni '80.
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