BLEEDING THROUGH: THE TRUTH
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27/01/2006Bleeding Through atto terzo (o quarto se vogliamo considerare proprio tutte le release del combo di Orange County), la verità. C’era molta attesa da parte di critica e fan, soprattutto americani, per questa nuova fatica della band statunitense che si fece già notare a sufficienza con il precedente “This Is Love, This Is Murderous”, oggetto discografico che rendeva impossibile accusare i BT di essere l’ennesima band metalcore. I nostri miscelano infatti con abilità hardcore, thrash metal, death svedese e melodie davvero azzeccate, cui vanno ad aggiungersi in questa loro nuova incarnazione velate reminescenze emo-core per quanto riguarda i ritornelli; “This Is Love, This Is Murderous” dicevamo, un platter decisamente di livello che però mostrava ancora margini di miglioramento nel suo essere acerbo. Miglioramente che è avvenuto con programmatica puntualità con questo “The Truth”, prodotto da Rob Caggiano (decisamente più a suo agio dietro il mixer che come chitarrista degli Anthrax, ormai persi nei meandri delle effimere reunion), tassello fondamentale che porta a maturità definitiva il sound costruito negli anni dai Bleeding Through. Una serie di brani impressionanti per potenza e melodia dove ogni membro della band è importante quanto gli altri; il guitarwork è sempre azzeccato, il drumming di Derek Youngsma terremotante e preciso, ma ad ergersi nel maelstrom sonoro sono senza dubbio Brendan Schieppati, un vocalist che non si limita a sbraiatare ma che canta (ascoltatevi i ritornelli da brivido di “For Love And Failing”, “Love In Slow Motion” o la dolce ballad, mosca bianca del lavoro, “Line In The Sand”) e la bella Marta alle tastiere, decisamente meno pompose e sinfoniche che in passato e dunque più varie, più versatili e fondamentali nell’economia del sound. Ancora una volta, ascoltatevi il refrain di “Kill To Believe”, brano da manuale della musica pesante. A livello di temi affrontati siamo sempre lì, ed è veramente interessante come Brendan riesca a tirare fuori ogni volta qualcosa di nuovo da un argomento a prima vista trito e ritrito come l’amore. Effettivamente, potreste dedicare ogni singolo brano alle persone che hanno usato il vostro cuore come zerbino della porta sul retro. Dunque, uno dei primi highlight del 2006 si chiama Bleeding Through; voi compratelo, e non date retta a chi urla al trend del metalcore.
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