BIG BIG TRAIN: THE DIFFERENCE MACHINE
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05/11/2007I Big Big Train (BBT) sono una band inglese attiva sin dal 1989. Questo nuovo capitolo della loro storia ('The Difference Machine') è il quinto album della loro carriera artistica. Le sette tracce che compongono il platter mischiano, in modo sorprendente, il classico stile prog rock con parti psichedeliche e voci filtrate tanto care al panorama alternative (vedi "Perfect Cosmic Storm"). Il risultato è un disco che si fa apprezzare ascolto dopo ascolto, ora ammaliandoti con ritornelli catchy, ora entusiasmandoti con ritmiche e stacchi progressivi veramente degni di nota. A volte alcuni frangenti ricordano il grande Mike Oldfield, sopratutto per la ricercatezza delle soluzioni adottate. Le sette canzoni presenti ci consegnano quindi una band in forma, tecnicamente preparata e dotata di interessanti idee: un vero piacere scoprire questi Big Big Train, che mi hanno saputo donare momenti di pura musica progressiva ispirata e ben suonata. Da rimarcare la presenza di tre talentuosi artisti come Nick D'Virgilio, Dave Meros (Spock's Beard) e Pete Trewavas (Marillion): la loro prestazione impreziosisce un prodotto già di buon livello che merita l'attenzione dei prog fans italici. La produzione risulta molto buona così come il booklet e la cover, curati nella loro sobrietà. In definitiva mi consento di consigliare 'The Difference Machine' agli amanti del prog che però non siano eccessivamente conservatori, e che quindi riescano ad assimilare, senza rigetto, le parti più "strane".
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