BEYOND FEAR: BEYOND FEAR
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06/05/2006"Ripper" Owens non è certo un artista che necessiti di presentazioni: il suo periodo di militanza nei Judas Priest lo identifica automaticamente come cantante dalla notevole carica aggressiva, screamer dall'ugola potente, e fondamentalmente puro figlio degli anni '80. Con i Beyond Fear mr. Ripper prova a portare avanti la sua linea musicale con una formazione che sia "sua", un "suo" gruppo, come tiene a specificare: non un side-project, ma la sua band. L'idea è di proporre una musica estremamente ottantiana, di matrice quasi prettamente priestiana, solo un po' più attualizzata. Il risultato è un disco non estremamente originale, questo è sicuro, ma comunque gradevole, soprattutto per alcuni brani, come l'opener "Scream Machine" o l'ottima "My Last Words" (pezzo quest'ultimo che si apre con un attacco ritmico più che vagamente alla "Painkiller"). Un altro tributo si trova nel finale di "Your Time Has Come", con un giro di chitarra che "fa il verso" a quello di "Return To Fantasy" degli Uriah Heep. Citazione o "programma di lavoro" che sia, il risultato è un effetto vagamente disorientante. Riff potenti, voce tagliente e ritmiche martellanti sono le caratteristiche costanti di questo debut dei Beyond Fear, disco che, sebbene non entri di diritto nella storia della musica, quanto meno pone le basi per un futuro produttivo da parte della band, evidenziando tra l'altro come Owens abbia ben saputo imparare dagli anni vissuti all'ombra di altri compositori nelle band in cui ha militato.
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