BESEECH: SUNLESS DAYS
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05/09/2005Quinto lavoro in studio per i Beseech. Dopo 4 album fatti di luci ed ombre, di buoni spunti mai concretizzati con un 'discone' da brivido arriva questo "Sunless Days" ad incatenare definitivamente la gothic-band svedese. Questa ultima fatica può essere definita come la vera essenza dei Beseech. E' sicuramente il loro disco migliore nonostante rimanga ancorato a soluzioni già sentite e mai innovative. Dopo il debut-album, a mio avviso davvero buono, avevano dato l'impressione di poter dire la loro in un modo decisamente diverso (più 'doom oriented') ma se l'immediato successore lasciava qualche speranza in questo senso da "Souls Highway" in poi è parso chiaro l'intento di seguire le strade più scontate e semplicistiche del goth-rock. Questa scelta, secondo me poco fortunata, ha limitato e continua a limitare molto la band che sinceramente, più di così non può fare, sembra frenata e la vena creativa ne risente parecchio. Per carità, le canzoni risultano molto accattivanti e sono certo che chi già apprezzava il gruppo rimarrà soddisfatto da quanto questo lavoro offre ma personalmente non vedo come la band possa crescere ulteriormente. Analizzando più dettagliatamente questo album c'è da segnalare l'ingresso in line-up di Manne Engsttrom (già chitarrista di Fatal Embrace, Sundown e Cemetery) il quale arricchisce la parte ritmica delle canzoni che risultano più avvolgenti. Come al solito è impeccabile Mr. Back alle tastiere, discreto ed intelligente, non è mai di troppo e dona quel tocco di dolcezza necessario ad ammorbidire il platter. Lotta sforna la sua miglior prestazione ed è davvero piacevole sentirla in gran forma duettare con Erik con un feeling mai prima d'ora così solido e riscontrabile in "Innerlane", nella seconda traccia "The Outpost" ed in "Last Obsession". Una citazione particolare va fatta invece per la delicata ballata inserita a metà disco ("Lost"). Insomma, i presupposti per rimanere ammaliati da questo lavoro ci sono tutti, peccato che la creatività dei Beseech sia quasi giunta al capolinea e di fresche ventate in vista non ce ne siano.
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