AUTOPSY: MACABRE ETERNAL
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01/06/2011Ritorno alle scene per uno dei gruppi più coerenti e cazzuti della scena death statunitense. Fieri portatori del vessillo della vecchia scuola, la più marcia e ruvida, i nostri hanno deciso di farsi sentire con questo nuovo disco dopo quindici anni di quasi-silenzio discografico. Si parte subito con l'opener "Hand Of Darkness", una mazzata old school che più old school non si può, con riff presi direttamente dai primi anni novanta. Nasce già vecchio, ma spacca, non ci sono storie. Avanti con "Dirty Gore Whore", coi riff così polverosi che accarezzeranno il cuore dei fan della vecchia guardia, mentre strapperà un sorriso a tutti gli altri che penseranno "beata ingenuità". Carino, in ogni caso, il bridge in levàre. Con la successiva "Always About To Die" eccoci di fronte agli Autopsy di sempre: lenti, pesanti, catacombali. Insomma, un assalto di potenza e marciume. Una vera goduria. Normalmente vi diremmo che tutto ciò è pane per i denti dei fan di Obituary, Asphyx e via dicendo, ma dato che si tratta di chi si tratta, non ce n'è bisogno visto il loro brillare di luce propria. Per il resto 'Macabre Eternal' tende a ripetersi, con qualche guizzo tipo la slayerana "Deliver Me From Sanity", o la marcissima e dissonante "Sewn Into One". Segnaliamo la lunghissima "Sadistic Gratification", che a parte i riff vagamente NWOBHM e le agghiaccianti urla femminili non ha davvero nulla per giustificare i suoi undici e passa minuti. Dai, i ragazzi sono tornati forti e coerenti come nei primi '90, come un irrisorio dettaglio anacronistico in un falso storico. Per i fan, senza dubbio.
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