ARTEFIX FRAUDIS: THE SCARLET WOMB
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21/02/2009Il bianco mortifero e il sangue sbiadito della copertina non tradiscono le aspettative dell'ascoltatore, quantomeno sui contenuti stilistici del debut album dei nostrani Artefix Fraudis, già sulle pagine di Hardsounds con alcune demo. Quello che propongono i nostri è un Death doom con alcune connotazioni gothic che fanno subito pensare a nomi come My Dying Bride o Paradise Lost. O almeno, penso che sia questa l'intenzione, perchè da loro alle citate band britanniche, vuoi la produzione, vuoi le idee, c'è un abisso qualitativo. E sì che i ragazzi ce la mettono tutta, passando da momenti malinconici e sognanti ad altri di violenta disperazione, come la monolitica opener "Virgo Infecta". Ma la triste e melodica "Narciso", seguita dalla strumentale "Cum Somnia Vera", rappresenta il momento migliore del disco, l'unico in cui probabilmente non sono noia e mancanza di incisività a farla da padrone. Eh si, perchè è proprio un senso di disarmante noia ciò che lascia l'intero album, e dispiace dirlo, nonostante grossa responsabilità possa essere attribuita alla produzione, in certi passaggi proprio non funziona il songwriting. Per il futuro ci aspettiamo un ritorno più interessante, anche perchè la band è in fase di riassetto. Speriamo bene.
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