ANNIHILATOR: ALL FOR YOU
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13/05/2004Con una line up per l’ennesima volta rinnovata, il gruppo canadese guidato dal carismatico Jeff Waters torna a farsi sentire con il nuovo studio album, questo “All For You”, che segue il doppio live uscito lo scorso anno.
Stando alle parole dello stesso Waters, il nuovo capitolo targato Annihilator è una sorta di tuffo nel passato, una riproposizione in chiave più attuale dello stile che ha caratterizzato i primi due lavori della band. Mi sento di confermare in parte quanto affermato dal polistrumentista Jeff: se da un lato, ad esmpio, “Demon Dance” è un brano dalle forti tinte thrash, che riporta davvero a lavori come il debut “Alice In Hell”, dall’altro, la realtà vuole che in alcuni degli episodi presenti in questo “All For You” non tutto funzioni alla perfezione. A tal proposito, la ballad “The One” è forse il pezzo meno riuscito dell’intero disco: piatta e incolore, mostra il gruppo alle prese con un brano forzatamente catchy che produce un risultato decisamente insipido.
Anche la title track è un brano controverso: il refrain, inserito in una costruzione ritmica piuttosto monotona, è quanto di più avvilente abbia ascoltato ultimamente! Per fortuna che nella parta centrale, gli Annihilator mostrano il loro lato migliore, grazie ad una linea melodica più raffinata e coinvolgente.
Si cambia registro in modo più deciso con l’accoppiata “Both Of Me”, “Rage Absolute”, brani decisamente all’altezza della fama che i Canadesi si sono costruiti in quindici anni di onorata carriera; il primo è una sfavillante cavalcata thrash metal frammentata da un magistrale intervallo melodico (grande prova del nuovo Dave Padden), “Rage Absolute” è una mazzata che non concede tregua, tramortendo col suo riffing tagliente.
Una menzione è d’obbligo per la schizzata “Dr. Psycho” e per la ritmata “Nightmare Factory”, composizioni interessanti e dinamiche, che testimoniano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che a distanza di quindici anni dall’esordio, la band di Ottawa ha ancora qualcosa da dire.
Il lavoro di Jeff Waters alla chitarra è, come sempre, senza sbavature, così come la prova di Mike Mangini alla batteria, ma ciò che mi ha maggiormente stupito è la versatilità del nuovo singer, perfettamente a proprio agio nello svolgere il compito affidatogli, grazie ad una performance molto varia e personale: Dave Padden, sesto cantante degli Annihilator, supera dunque la prima prova.
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