ANDROMEDA: II=I
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16/11/2003L' universo progressive è sempre pieno di realtà più o meno interessanti: nella fascia dei gruppi emergenti da tenere d'occhio ci sono certamente gli Andromeda. Il quintetto svedese ci propone un prog metal non banale ma tantomeno rivoluzionario, con songs capaci di emozionare l'ascoltatore e di farlo viaggiare attraverso le galassie: questo secondo album (che segue dopo due anni il debut "Extension Of The Wish") ci presenta un gruppo dotato di gran caratura tecnica, con David Fremberg che interpreta ottimamente linee vocali che a tratti ricordano i Symphony X. Anche certe atmosfere create da Martin Hedin alle tastiere ricordano un pò i virtuosi colleghi d'oltreoceano, ma comunque sono sempre sensazioni passeggere che non vanno a guastare quello che di buono ci propongono gli Andromeda. Il disco risulta come qualità particolarmente omogeneo, quindi mi è difficile scegliere canzoni che si distinguono dal lotto: se proprio mi devo sbilanciare scelgo "Morphing Into Nothing", forte di un ritornello incredibilmente melodico ed azzeccato. Le pecche a mio avviso si devono ricercare nella mancanza di coraggio dei musicisti (maggiore contaminazione a livello sonoro sarebbe stata gradita), e all'eccessiva omogeneità del disco che è sì a buon livello, ma non presenta quelle killing songs che avrebbero potuto far compiere un salto di livello al lavoro in questione. In definitiva, nei negozi vi attende un disco che farà la gioia degli amanti del progressive, che troveranno nel cd sessantacinque minuti di buona musica ottimamente suonata e prodotta: per le innovazioni sonore aspetto con ansia il prossivo lavoro di questi ragazzi svedesi.
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