ANATA: DREAMS OF DEATH AND DISMAY
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16/01/2010Secondo capitolo del percorso musicale degli Anata, che si riconfermano superando qualche incertezza del lavoro precedente. Il sound è sempre quello: un personalissimo e tecnico Death melodico di stampo svedese, che si è liberato di qualche sbavatura del lavoro precedente per lanciarsi verso un assalto potente e tecnicissimo senza però esagerare. Si notano anche delle velleità progressive in 'Dreams Of Death And Dismay', che però resta fermamente ancorato al Death, pur sfoderando un bagaglio tecnico a dir poco spaventoso, che manifestandosi in un riffing fluido e spregiudicato richiama alla memoria, con le dovute differenze, il sound dei Death di metà anni Novanta, come si può evincere dalla bellissima "Metamorphosis By The Well Of Truth". Nulla stona in questo disco, nemmeno la produzione che non eccede nè in sporcizia nè in pulizia, sottolineando un sound pesante e aggressivo che allo stesso tempo consente a ogni singola nota di emergere dall'insieme. Ed è esattamente questa la vera forza degli Anata, intraprendere più discorsi senza eccedere in un senso o nell'altro. Davvero un capolavoro la conclusiva "The Temple/ Erratic", lungo e articolato brano che tra riff impazziti e dal vago sapore jazz si evolve in uno sterpeto di minacciosi breakdown vagamente a là Meshuggah, questo per chiosare in bellezza. Se avevate delle riserve su questa band, come il sottoscritto, e avete deciso di darle una seconda chance, questo è un acquisto obbligatorio.
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