AMORPHIS: Under The Red Cloud
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26/10/2015Ad oltre 20 anni da quell'autentico capolavoro che unì brutalità e melodie folk scandinave dal titolo 'Tales From The Thousands Lakes', dopo oltre 10 lavori sulla lunga distanza pubblicati ad intervalli regolari di due/tre anni, gli Amorphis sono ancora tra noi (come uno dei beni più preziosi che possiamo custodire) ad intrattenerci con la loro proposta che unisce dolcezza e brutalità, atmosfere folk scandinave ad altre di derivazione orientale - vedi "Death Of A King". Hanno trovato una formula vincente in grado di accomunare metallari - "Dark Path" - e rockers - "Bad Blood" - alternando con estrema facilità pezzi catchy come "Under The Red Cloud" e "Sacrifice" con clean vocal a crescendo progressive rock psichedelico con tastieroni folk. Con "Enemy At The Gates" riportano alla mente gli Ozric Tentacles di 'Pungent Effulgent' (specie nell'uso delle tastiere, alternate ad emozionanti suite di piano di "The Skull"), fino a spaccati black (memori degli esordi) con "The Four Wise Ones" con growling e screaming; e per non farsi mancare nulla anche il gothic metal caro ai Theatre Of Tragedy con tanto di duetto clean vocals/growling in "White Light". L'apoteosi di quanto appena descritto la potete raggiungere solo andando a vederli dal vivo; autentici distributori di brividi da far venire la pelle d'oca per la moltitudine di emozioni che sono capaci di indurre. Un must di per i cultori di musica senza confini; una festa celtica orchestrata da menestrelli, fate ed orchi che si concretizza nella bellessima "Tree Of Ages".
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