AMERICAN DOG: HARD
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06/06/2007Volete sapere come suonerebbero i Motorhead in versione hard-rock? Bene, fate vostra una copia del suddetto "Hard" ad opera dei rockers statunitensi American Dog, e il gioco è fatto. Tutto qui mi chiedete? Ma certo che no, sarebbe un po' riduttivo liquidare in così poche parole questo adrenalitico terzetto d'oltreoceano, bravo nel convogliare grandi dosi di energia all'interno del proprio qui discusso nuovo capitolo discografico. Rilasciato sotto il patronicinio della transalpina Bad Reputation, oramai una vera e propria etichetta di riferimento per le uscite colme di graffianti e sostenute chitarre, "Hard" mette in mostra una chiara attitutine nel rockare che poggia le proprie basi su una proposta di classica derivazione, tinta qua e là da tangibili sfumature southern, buone a rendere maggiormente variegato un piatto che poco (o nulla) lascia all'innovazione stilistica dei tempi moderni. Il risultato è concentrato in dodici brani diretti e spogliati di tutti i fronzoli, trainati dal cantato tipicamente roco del singer Michael Hannon e completato, quasi fossimo a parlare di una versione vagamente americanizzata dei nostri Wine Spirit, dai compagni di viaggio Steve Theado e Keith Pickens. Anche il lavoro di produzione, attestato su un approccio dall'evidente feeling live, non manca nel conferire alla proposta in questione quello che si può definire un sanguigno concentrato di puro hard-rock d'annata, sporco quanto basta anche nei titoli a corredo delle varie tracce dell'album. Non c'è altro da aggiungere sul cd in questione, un album che ovviamente è destinato ad una cerchia ben definita di pubblico, e che di certo non finirà per illuminare gli occhi degli appassionati di sonorità moderne e al passo coi tempi. Puro rock 'n' roll insomma, che poco spazio lascia all'immaginazione e alla sperimentazione espressiva.
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