ALLEN / LANDE: THE REVENGE
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18/05/2007Dopo il clamore destato tra pubblico e critica per il favoloso debut cd "The Battle", la grande accoppiata Russel Allen / Jorn Lande torna alla carica con il tanto atteso e sospirato seguito discografico, intitolato semplicemente (con "molta" originalità a dire il vero) "The Revenge". Una vendetta che, naturalmente, si accollava sulle spalle il peso di un esordio davvero col botto, capace di raccogliere in tutto il globo pareri unanimi su quello che è stato definito uno dei migliori album di metal melodico (o heavy rock, un po' come preferite) dell'anno 2005. Ora, tralasciando i cenni d'introduzione e soprattutto gli insulti che spetterebbero al sottoscritto per aver dimenticato questo grande capitolo all'interno della propria personale poll di due anni or sono, posso affermare di essere di fronte ad un sequel che fortuntamente non delude tutte le grosse aspettative riposte nel cd in questione, sicuramente non una fotocopia del lavoro antecedente, ma bensì una giusta e naturale evoluzione dell'epico e maestoso sound di "The Battle". Un sound che, affidato questa volta al tocco dietro alla console di Dennis Ward (già alla guida tecnica di House Of Lords, Pink Cream 69 e Place Vendome), risulta leggermente più "sporco" e granitico se messo in relazione al lavoro di produzione ad opera di Magnus Karlsson, scelta che comunque ben si sposa con i nuovi brani ivi presentati, meno diretti rispetto al passato e tangibilmente più potenti. "The Revenge" è un lavoro in cui traspare in maniera ancora più evidente, neanche a dirlo, il tipico tocco compositivo dell'axeman europeo già intravisto all'interno della parentesi Last Tribe, una scelta che rende le nuove composizioni un tantino più complesse ed articolate per quanto concerne le trame strumentali in esse contenute; una base musicale che ovviamente nulla toglie a momenti chiaramente melodici e d'impatto in cui le grandi abilità canore dei due imprescindibili singers, eccelsi ancora una volta nell'integrarsi assolutamente alla perfezione, riescono nella difficile opera di ricreare una magia davvero unica. Certo il valore assoluto di "The Battle" qui non è stato completamente raggiunto, ma ciò nulla toglie ad un'uscita che altro non potrà fare se non esaltare ancora una volta tutti quanti hanno applaudito il contenuto del magistrale trio Allen/Lande/Karlsson, tre moschettieri in grado di riproporsi senza ripetersi pedissequamente ma mostrando al contrario quella che dovrebbe essere, e non sempre è, la corretta e necessaria evoluzione alla base di ogni secondo capitolo in studio. Un altro epico scontro all'orizzonte insomma, da godersi seduti comodamente nella vostra arena preferita.
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