ALL SHALL PERISH: THIS IS WHERE IT ENDS
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15/08/2011Gli All Shall Perish sono ormai una realtà affermata del panorama non solo deathcore internazionale, ma del metal estremo in generale, checchè ne dicano i soliti maniaci dell'old school che non vedono di buon occhio i cappellini da rapper e le magliette colorate indossate dal combo californiano che in realtà, un po' come i Suicide Silence, è riuscito ad allontanarsi dalla mischia di gruppi tutti uguali che alternano con metodo blast beat a breakdown e pig squeal vari; in particolare l'ultimo 'Awaken The Dreamers' si rivelava un discone, ricco di personalità, voglia di osare e brani al limite del capolavoro. Il nuovo capitolo 'This Is Where It Ends' ha il gravoso compito di confermare gli ottimi presupposti stabiliti un paio di anni fa, ed è bene dire subito che i ragazzi ci riescono senza troppi sforzi, merito anche del nuovo guitar player Francesco Artusato (italianissimo, ma ormai trapiantato negli States da anni), e di una sequela di brani davvero ottimi. La vera pecca dell'album è che, a differenza del predecessore, gioca un po' troppo sul sicuro, e diventa se non prevedibile quantomeno privo di sussulti davvero notevoli. Non manca la tecnica, non mancano i breakdown, le melodie e i tecnicismi mai fini a se stessi, ed il disco è assolutamente godibile dalla prima all'ultima nota, quindi gli All Shall Perish non rischiano certo di perdere terreno o finire nel dimenticatoio. Più semplicemente, chi si aspettava un passo in avanti, dovrà probabilmente attendere il prossimo lavoro.
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