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ALL SHALL PERISH: HATE.MALICE.REVENGE

data

24/01/2005
65


Genere: Death
Etichetta: Nuclear Blast
Anno: 2005

I californiani All Shall Perish (letteralmente: "tutto perirà") sono al loro primo album ufficiale, pubblicato in tutto il mondo dalla tedesca Nuclear Blast. In realtà si tratta di una riedizione, dato che questo album già era uscito nel 2003, pubblicato da una sconosciuta casa giapponese, la Amputated Vein Records; visto il successo ottenuto, la Nuclear Blast ha poi pensato, nel 2004, di scritturarli e di ripubblicare l'album, offrendo chiaramente una distribuzione e una promozione ben più ampia e includendo gli All Shall Perish nel suo roaster. Certo come debut album questo Hate.Malice.Revenge non è niente male, e lascia ben sperare in vista del loro secondo lavoro che, a detta della Nuclear Blast, dovrebbe uscire agli inizi del 2006; nel frattempo, la band sta per intraprendere un tour mondiale per promuovere l'album, che li dovrebbe vedere impegnati per buona parte del 2005. Quanto al sound proposto dal gruppo, io lo ritengo un brutal death piuttosto canonico, con qualche apertura melodica, giusto per non risultare banali; questo sound mi ricorda parecchio gli ultimi lavori dei Kataklysm, tanto per intenderci, certo ad un livello inferiore rispetto al gruppo canadese. La Nuclear Blast, nella scheda di presentazione, li definisce metalcore, ma secondo me c'è davvero poco di metalcore in questo album, e i pochi accenni melodici non bastano a discostare la band dai canoni del death metal al punto da poter essere definita metalcore o anche solo deathcore. In sostanza, gli All Shall Perish fanno death metal. Punto. Né l'hardcore né il death melodico c'entrano una mazza. Si può invece discutere sul fatto che facciano brutal: non c'è dubbio che le parti tirate abbondino su questo disco, e la voce del cantante Craig Betit non è esattamente quella di un usignolo; inoltre si sentono chiaramente le influenze di gruppi come Cannibal Corpse (soprattutto nelle linee di basso, che sono al limite del plagio) o Dying Fetus, istituzioni della scena brutal intenazionale. Non c'è dubbio però che la melodia resti una componente importante del sound della band, che non ha paura ad esibire la propria vena melodica. A voi giudicare. Non c'è dubbio che gli All Shall Perish abbiano un florido avvenire davanti a loro, ed il fatto che una casa importante come la Nuclear Blast abbia deciso di scommettere su di loro chiarisce che questi cinque ragazzi hanno talento da vendere. D'altro canto però non si può certo dire che il loro death metal sia molto originale, e se non daranno ai loro prossimi lavori una decisa svolta stilistica rischieranno senza dubbio di passare quasi totalmente inosservati. Ormai il death è un genere che ha bisogno di essere rinnovato, perché dopo vent'anni la gente si è stancata di sentire sempre il solito disco. Gruppi nuovi ne vengono fuori di continuo, ma quanti di loro saranno ancora in giro fra due, tre o cinque anni? Non molti, credo. Dunque sta a loro decidere del loro futuro. Gli inizi sono promettenti, e se solo riusciranno a dire qualcosa di nuovo, sono certo che presto sentiremo ancora parlare di loro.

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