IMMORTAL: Northern Chaos Gods
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16/10/2018Dopo il sanguinoso split da parte di Abbath dalla sua creatura Immortal, c’era molta attesa per un nuovo capitolo discografico degli storici alfieri della nera fiamma. Rimasti l’acciaccato Demonaz (tendinite che gli ha impedito di suonare con continuità), e Horgh alla batteria, si pensava che la storia degli Immortal potesse continuare solo con il progetto da solista del già sopra citato Abbath. Le cose invece non sono andate propriamente così, dato il trasporto e la qualità di 'Northern Chaos Gods'. Album che guarda al passato dal punto di vista della velocità e gelo profusi, ma che trasmette tanto di quella epica essenza tanto cara ai due musicisti, amore mai nascosto soprattutto nei confronti del compianto Quorthon. I pezzi si succedono con incisività, coltre di neve che, ansimante, si abbatte su di noi, angoscia che stringe al petto e che poi riprende vigore. Tormenta nella quale emozioni si susseguono, in cui lottiamo strenuamente, pellegrini che non abbassano lo sguardo e che, tra il gelo, intonano il loro canto. La voce si disperde tra le cime di monti minacciosi, fermezza che ci contrappone alla durezza di uno sguardo antico di millenni, un muro di pietra da scalare che ci contrappone a noi stessi. Scolpiti dal tempo, crepacci dai neri presagi ci penetrano nelle ossa, raggelandoci. I brani ci trasportano in questa scalata, colonna sonora di un inverno eterno in cui pagano ed epico intento ne squarcia la spietatezza. Le melodie delle chitarre dipingono ogni tonalità di moto interiore, complessità che si raffigura in un gioco di ombre che si intrecciano, caleidoscopio dai cupi toni in cui nulla viene lasciato al caso. 'Northern Chaos Gods' si propone come una delle uscite più intense della discografia degli Immortal, forse anche perché ben al di sopra delle attese, viste le precarie condizioni di Demonaz e l’uscita di Abbath. Lo spirito degli Immortal è intatto, più vigoroso che mai e pronto a stupire ancora nel segno della tradizione. Black metal di qualità, denso e sfaccettato nel proprio intercedere senza soste, crescendo che vi travolgerà inesorabilmente.
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