AGE OF SILENCE: ACCELERATION
data
04/12/2004Come potete leggere nell'intervista al tastierista/pianista dei Winds Andy Winter, gli Age Of Silence sono il nuovo progetto che tale musicista affianca alla band madre. In questa nuova avventura musicale Andy è accompagnato però da nomi di tutto rispetto: prima di tutto i suoi colleghi nell ambito dei Winds, il batterista Hellhammer e il vocalist Lars Eric Si (quest'ultimo in tale occasione si limita al basso e alle backing vocals sotto lo pseudonimo di Eikind) a cui si aggiungono Lazare dei Solefald e i chitarristi Extant (Pale Lights) e Kobbergaard (Pale Lights e chitarra ritmica su "Of Entity And Mind" dei Winds).
La sinergia tra questi musicisti ha dato vita ad "Acceleration" debutto della band su cui la The End Records ha puntato ciecamente. Infatti gli Age Of Silence sono nati come semplice hobby band, come valvola di sfogo al di fuori delle proprie bands d'appartenenza; ma non appena i boss dell'etichetta canadese hanno sentito il materiale preparato dai nostri li hanno letteralmente "cacciati" in studio a registrare il loro cd d'esordio. Ed il motivo di ciò è facilmente intuibile: "Acceleration" suona fin da subito come un disco fresco, personale e coinvolgente.
A livello musicale sembra di sentire un'impossibile unione tra Solefald e Winds irrobustita da iniezioni chitarristiche thrasheggianti. Spazio quindi ad un metal progressive d'avanguardia guidato dalla voce "alienata" di Lazare e squarciato in continuazione da interventi di puro virtuosismo al piano ed alle tastiere di Andy Winter. Infatti lo strumento solista per eccellenza in "Acceleration" è il pianoforte, mentre le chitarre lavorano soprattutto a livello d'impatto creando un muro di suono estremamente heavy e quadrato.
Come già detto ne esce un progressive thrash cibernetico e futuristico, che si dipana su un concept dedicato all'analisi dell'esistenza dell'individuo in una società di un lontano (?) futuro, dove regnano alienazione, conformismo, egoismo e ciascuna persona è solo un numero che deve produrre e consumare.
Gli Age Of silence danno forma musicale a tutto ciò con una serie di brani complessi e ricercati che partono dalle schegge ipertecniche di "Auditorium Of Modern Movements" e "The Concept Of Haste", passando per le atmosfere drammatiche e maestose di "The Flow At 9:30 Am" e "Synthetic, Fabricated, Calculated", arrivando agli intarsi acustici di "90 Angles" e "I No Longer Know If I Am Mad".A coordinare il tutto ci pensa la magica voce di Lazare che sembra realmente provenire da un altra dimensione nel suo essere algida e disperata allo stesso tempo; così come Hellhammer continua a fornire validi argomenti per dire che di batteristi come lui in ambito metal ne esistono molto pochi. Come ciliegina sulla torta abbiamo una produzione perfetta e l'ennesimo artwork di Travis Smith da paura.
Come spesso accade quando c'è tanta carne al fuoco e ci si muove al di fuori dei canoni prestabiliti, saranno necessari alcuni ascolti prima di poter entrare nel mondo degli Age of Silence, ma la qualità di questo disco non teme alcuna prova e se potete, acquistate questo disco senza remore.
Commenti