ADVERSOR: Portrait Of A Wasteland
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29/04/2023I veneti Adversor si rendono protagonisti, con la loro terza fatica, di uno dei lavori più freschi ed intriganti che si siano sentiti in ambito thrash metal da un po' di tempo a questa parte. Questo senza negare le ovvie influenze, primi fra tutti i Kreator. Ma si tratta di un album ricco di sfumature, capace di essere spesso veloce e ferale, senza negarsi brillanti solismi, stacchi mid tempo e tecnicismi vari. La voce, pur non essendo esaltante, è adattissima alla proposta e con la ferocia a la Ketzer, completa alla perfezione la velocità di esecuzione da thrash prima maniera. È probabilmente questa commistione fra furia primordiale e struttura e tecnica da genere maturo ed evoluto a intrigare nel complesso: gli Adversor riescono ad avere l'impatto di una band alle prime armi senza rinunciare alla perizia della band consumata. Si parte fortissimo con "Purifying Hate", ma già "Outcast" (omonimia casuale?) ha un incedere più meditato ricordando, per tornare alla celebre band di Essen, sia "People Of The Lie", sia alcune cose dell'album 'Outcast'. "Throwback to Darkness" e "Les Miserables" sono nuovamente intense, come la maggior parte dell'album e in quest'ultima traccia la band da anche prova di possedere un certo gusto per melodie piuttosto ricercate. "Under Siege" è un altro esempio dell' influenza dei Kreator, avvicinandosi all'album 'Violent Revolution', mentre "Greed" e "Samsara" ancora una volta esemplificano al meglio la capacità degli Adversor di essere intensi senza rinunciare alla complessità. Un ottimo album nel suo genere, fresco e maturo.
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