AA.VV.: Whom The Moon A Nightsong Sings
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10/11/2010Compilation a tema della tedesca Prophecy Productions che si accaparra per l'occasione brani rari ed esclusivi di band che appartengono a quella scena che si tinge di ombre e notti stellate, di mondi magici e paesaggi tetri che in lungo divenire sanno essere sostanzialmente romantiche. Quasi un inno, magari un omaggio involontario al quel periodo culturale nato sul finire del '700, sviluppatosi poi ampiamente nell'800, che vedeva nella luna il suo simbolo di maggiore ispirazione. 'Whom The Moon A Nightsong Sings' figura così a tutti gli effetti come un'opera nata in pieno Romanticismo, quindi fuori dal tempo, motivo per cui si professa assolutamente fuori da qualsiasi interesse commerciale e trendaiolo. Oltre 100 minuti di musica, di atmosfere rarefatte, sognanti ed allo stesso modo perturbanti che ti trasportano in una dimensione parallela a dir poco poetica, letteraria, fatta di suggestioni ancestrali e di pari passo autunnali, malinconiche, che alimentano un caleidoscopio di visioni ed immagini che su fondono tutt'uno con le note: una miriade di scatti che immortalano oggetti, piccoli particolari, scenari con cui si potrebbe stilare un elenco infinito di momenti da ricordare e che appartengono alla nostra esistenza. Un album della propria vita che pagina dopo pagina si arricchisce dei clamori e delle sensazioni dettate da gente come Theni, Empyrium, Les Discrets, Neun Welten, October Falls e molti altri, e che in giornate particolarmente adatte come le attuali, dove oltre le mura domestiche si spalma minaccioso sul creato il grigiore novembrino, fa da colonna sonora a quegli stati d'animo sommessi, tormentati, ma mai dolorosi e confinati a misure d'introspezione assoluta.
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