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AA. VV.: LELAHEL METAL VOL.1

data

17/11/2004
70


Genere: Vari
Etichetta: Lelahel Metal
Anno: 2004

Interessante iniziativa quella di Lelehal Metal, che riunisce per il primo volume della propria compilation alcuni dei migliori gruppi underground di tutta Europa, tra brani già editi e addirittura un paio di esclusive (per la precisione gli algerini Litham e i nostrani Agabus). Operazione senza dubbio lodevole e utilissima per chi vuol avere un’idea più chiara sulle realtà del sottobosco musicale europeo; si comincia con i già citati Litham, recensiti dal sottoscritto un annetto fa e sempre portatori di un death melodico sulfureo e ricco di influenze orientali. I Kaoteon offrono un black metal vagamente melodico, mentre è un entusiasamente death ‘carcassiano’ (modello “Corporal Jigsore Quandary”) quello degli austriaci Demolition, tra i migliori del lotto. Sono moltissimi gli assalti brutal presenti nella compilation: Mangled, Sudden Death (ancora dall’Italia), Trepan’Dead e Darth sfilano sotto la stessa bandiera della violenza, mentre spetta ai polacchi Patologicum il titolo di più casinari, con un grind se possibile addirittura più becero di quello dei Mortician, composto da chitarre che sembrano trapani, una batteria di scatoloni e pentole e dei veri e propri rutti a scandire i testi (sempre che ce ne siano). Ancora Carcass e melodia con i Wanhoop, e sempre dalle parti del death melodico stiamo con Dead Emotions e Horresco Referens, mentre di death classico si fanno portavoce gli Hell-Born e i Supreme Lord; c’è spazio anche per un po’ di black con i già conosciuti Cirith Gorgor, e addirittura un angolino se lo ritagliano i suoni più alternativi, con il metalcore degli Agabus e il post thrash di fear factoryana memoria dei francesi Coverage. Unica mosca bianca del lotto sono i Moonstone, un power metal piuttosto sciatto con voce femminile, francamente evitabile, perlomento in questo contesto. A tenere alta la bandiera italiana ci pensano, oltre alle band già citate in precedenza, i sempreverdi Rain con la travolgente “Headshaker”.

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