3.2: Third Impression
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16/02/2021Con 'The Rules Have Changed' pubblicato circa tre anni fa, Rober Berry riprese in mano il discorso sonoro interrotto nel 1988 subito dopo il disco di debutto 'To The Power Of Three' (assieme ai compagni di avventura Keith Emerson e Carl Palmer). Il progetto 3.2 arriva oggi alla sua seconda uscita sempre sotto l'egida della Frontiers che già si era occupata del disco di "debutto". 'Third Impression' parla chiaro nell'immediato: "terza impressione", terzo nugolo di emozioni, di creatività. La terza tappa di un viaggio che, purtroppo, via via ha dovuto rinunciare ai viaggiatori in gioco (Emerson è mancato nel 2016, proprio quando erano state gettate le basi della rinascita del progetto), e che vede il solo Berry al timone, polistrumentista e raffinato autore visto quanto prodotto con il nuovo lavoro che conferma quanto di buono avevano ascoltato nel precedente. Si parte subito alla grande con "Top Of The World", brano dalla ritmica incalzante e dalla stratificazione melodica impetuosa che fissa subito i cardini grazie ai quali il lavoro si muoverà dall'inizio alla fine, ossia un rock multiforme che assume sembianze ora progressive, ora più proprieramente rock, preferendo però più l'immediatezza melodica rispetto al sostrato classico di genere, lasciando andare di più le composizioni, mentre tiene ben salde le redini delle sovrastrutture. E' questa l'anima di 'Third Impression', frutto di una verve compositiva più libera che risente meno dell'appunto barocco e "intrecciato" di Emerson come nel disco precedente. Persistono ancora ruvidità nella scrittura, ed alcuni brani non prendono forma pienamente, ma considierato lo slancio creativo di Berry e la vivacità che avvolge le nuove canzoni, c'è da scommettere che un ulteriore passo in avanti verrà fatto con un lavoro prossimo che, a questo punto, aspetteremo con la dovuta pazienza (se mai ci sarà un'ulteriore album...).
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