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THE NAMM SHOW: The 2020 Edition

Namm

Coloro che vogliono intraprendere una carriera musicale ai più alti livelli, dovrebbero recarsi almeno una volta nella vita (magari facendo anche qualche sacrificio economico) al NAMM Show, ad Anaheim, nei sobborghi di Los Angeles, California. NAMM è l'acronimo di National Association of Music Merchants, ed è il meeting che raccoglie tutti i marchi e i brand più importanti nel settore della strumentazione musicale e delle strutture che si occupano del mondo della musica. L'evento si svolge solitamente verso la seconda metà del mese di gennaio, ed è facile poter trovare artisti e musicisti che, durante i loro concerti ad esempio, è più difficile rintracciare. Questo può significare che, girando per i vari stand ed i diversi convegni e sessioni, può capitare di trovare di fianco, senza accorgersene, gente come Joe Satriani, Marco Mendoza, Matthey Bellamy, praticamente per caso. La nostra Federica 'Faith' Sciamanna è ormai da qualche anno che fa tappa fissa al NAMM, sia come musicista nei The Shiver, sia come coordinatrice della Backstage Academy. Nelle prossime righe vi racconterà, attraverso le sue parole, le giornate che si possono trascorrere visitando il NAMM Show. Buona lettura.

Day 0 - 15 gennaio 2020
Dopo un’infinita serie di voli iniziata 56 ore fa da Roma Fiumicino, finalmente io ed il mio socio in affari e batterista Francesco 'Finch' Russo siamo arrivati nella Città degli Angeli. Colpa mia che ho pensato bene di decidermi a partire a 15 giorni dalla convention, quando tutti i voli a prezzi umani erano completi. Questa è la terza edizione a cui partecipiamo, come musicisti (The Shiver) e come lavoratori nel settore (Backstage Academy). Il NAMM è incredibile. Qui vedi quanto gli americani siano esagerati ed enormi in tutto. Immaginate un tipico centro commerciale italiano, moltiplicatelo per 5 e riempitelo di ogni tipo di strumenti musicali conosciuti al genere umano, più ovviamente tutto quello che è a questi contingente (reparto educational, marketing, eventi, etc). Il primo anno avevo l’ambizione di vedere tutta la convention, tutti gli stand degli espositori, ma in quattro giorni effettivi riuscii ad occuparmi solamente del settore synth e di quello chitarre. Il secondo anno invece facemmo un gran bel tour della California (da San Francisco a Tijuana) e poi vivemmo il NAMM come una bella esperienza anche di eventi: suonammo, andammo alle jam sessions, conoscemmo quello che poi sarebbe diventato il chitarrista dei The Shiver Giacomo Pasquali. Fu un mese stupendo. Dopo il 2018 sono stata nuovamente a Los Angeles, ed ho apprezzato tutti i divertimenti di questa incredibile metropoli grande come l’Umbria.
Questa volta, invece, siamo qui in veste totalmente lavorativa, ed abbiamo degli obiettivi da raggiungere per la nostra accademia. Domani si comincia.

Day 1 - 16 gennaio 2020
Fortunatamente il jet lag è stato lieve stavolta, dopo tantissime ore svegli siamo riusciti a dormire l’intera notte (crollando alle 20:30). Sveglia alle 7 e via a buttarci nel Paese delle Meraviglie! Un Uber ci lascia direttamente all’entrata posteriore dell’Anaheim Convention Center, pantagruelica sede del NAMM Show.
Ci dice bene ancora una volta, perchè la fila per ritirare il Badge (si entra solo con quello) all’entrata principale è infinita, mentre da questa entrata ci mettiamo soltanto 20 minuti ad arrivare all’ingresso. Check degli zaini e via verso le Hall principali. Ma prima...come non prendere un lunghissimo caffè americano? Arriviamo alla prima delle nostre riunioni con un po' di anticipo. Ogni anno qui si riuniscono tutti i principali marchi di strumenti musicali del mondo ed è un ottimo modo per immettersi in questo settore. Ci sono tutti i brand enormi, ma anche i migliori artigianali, e poi ci sono gli artisti che ai loro Booth dimostrano le qualità degli strumenti che rappresentano e poi gentilmente concedono tonnellate di autografi e foto a fan adoranti. Per la crescita del nostro marchio Backstage Academy è stato fondamentale creare contatti qui con aziende che poi si sono affezionate al progetto, supportandoci da anni. Ovviamente vale il concetto di “worldwide”, quindi capita anche di vedersi ogni anno in questa location con i referenti europei per aggiornarsi e riaccordarsi per l’anno a venire. Molti musicisti vengono qui in cerca di label ed in generale di svolte discografiche, ma è raro trovare questo tipo di contatti, si tratta più di strumenti e di tutto quel che concerne l’allestimento di palchi (PI, reparto luci, etc). Poi certo, è sempre America, non sai mai quel che puó succedere! È sempre bello e per noi istruttivo confrontarsi con degli esperti del settore, ed elaborare insieme nuove strategie. Questi manager si rapportano con noi da pari a pari e sono molto interessati a quel che succede nella nostra Europa Meridionale. Anche quest’anno porteremo a casa belle cose per tutti gli studenti e le band che frequentano le nostre scuole. Tra un saluto a Benny Greb allo stand della Sonor ed un abbraccio al mitico Pierangelo Mezzabarba, anche lui espositore al NAMM da anni, la giornata passa in fretta. Ho visto chitarre bellissime, batterie fantastiche, sax allucinanti e synth stellari, ma il tempo è sempre poco e se si cede alla tentazione di mettersi a provare qualcosa è finita - anche perchè tutto quello che troverei qui non costa certo poco. Il mio consiglio, per chi volesse venire qui a provare nuovi prodotti, è concentrarsi primariamente su quelli, e lasciarsi per l’ultimo giorno le improvvisazioni. La giornata culmina con un concerto che mi lascia incredula: l’app del NAMM Show mi segnala un live nel palco principale (Grand Plaza Stage) degli Animal as Leaders! Incredibili! Magnifici! Una scelta inaspettata da parte dei “conservatori” del NAMM, ma che “sets on fire” tutto il pubblico. Prima di recarci alla Jam Session organizzata da JP Cervoni al Garden Walk facciamo tappa al mitico Fire&Ice, unico posto dove trovare del cibo ottimo anche per chi è vegetariano.

Day 2 - 17 gennaio 2020
Io e Finch decidiamo di recarci al NAMM facendo una lunghissima passeggiata. Uno puó stare attento quanto vuole, ma stando qui è inevitabile che si finisca a mangiare delle schifezze indigeribili ed è importante fare un po' di moto. All’ora di pranzo ci vediamo con uno dei referenti europei con cui collaboriamo e ce ne andiamo a mangiare qualcosa fuori dal Convention Center. È una bellissima giornata e le strade sono affollate. Il NAMM è entrato nel vivo, gli eventi si susseguono su tutti i palchi da mattina a sera, in giro appaiono e scompaiono artisti da un milione di copie vendute (Matthew Bellamy, Nuno Bettencourt, Richard Fortus, Jen Majura, Nita Strauss...). Se si è qui per divertirsi, è arrivato il momento! Durante il primo pomeriggio ho una missione da compiere: devo trovare ed intervistare per conto di Hardsounds Robert Sarzo. Mi dirigo al booth di Sawtooth Instruments presso cui sta facendo una dimostrazione e prima di trovare lui mi imbatto in Michael Angelo Batio. Che spettacolo, che carisma! Ed è anche molto gentile! Ci scambio due parole e mi faccio dare un contatto perchè voglio assolutamente intervistarlo più avanti! Poi è il turno di Mr. Sarzo e me lo porto un po' distante dal casino degli strumenti per registrare questa bella chiacchierata. Per darvi qualche anticipazione: è una persona umile e professionale, che mette al primo posto il lavorar sodo e la serietà, oltre all’indiscusso talento! Dopo la bellissima esperienza me ne vado un in giro per il second floor del NAMM insieme a Finch e ad altri due amici che ci hanno raggiunti. A chiusura (h 18:00) ce ne andiamo al piano terra dell’Hilton Hotel, una delle location in cui si va avanti con il dopofestival. Ci sono band che suonano, rockstar ubriache, manager nervosi e poi noi quattro a goderci una bella birretta spalmati sui divanetti. La serata si chiude con una cenetta in un ristorante messicano...ve l’ho detto che serve fare moto! Ahaha!

Day 3 - 18 gennaio 2020
La mattinata inizia tranquilla, un bel caffé fuori al Convention Center e siamo pronti per colpire. I vari professionisti che stanno esponendo qui i loro prodotti cominciano ad essere stanchi. Durante i giorni precedenti hanno allestito i booth e fatto riunioni a catena, oggi andranno avanti fino a tardi e poi stasera potranno godersi finalmente un po' di calma. Anche noi, dopo l’ennesimo meeting, cominciamo a tenere la concentrazione con maggiori difficoltà, ma siamo anche molto contenti di tutte le varie cose che abbiamo concluso qui. L’America è un mondo incredibile dove tutto è ancora possibile. Nel pomeriggio incontriamo un po' di amici e ci giriamo i booth al piano inferiore, dove di solito si trovano tutte le realtà artigianali più promettenti. Noto con piacere diversi stand di Hang e di arpe celtiche. Ci siamo, alle ore 18:00 i cancelli si chiudono. Anche domani (domenica 19 gennaio) il NAMM è aperto, ma noi saremo già sulla via del ritorno. Facciamo un aperitivo all’Hilton, mentre sul palco nella hall suonano le band emergenti più promettenti del NAMM, qualcuno mi nomina i The Spring, e poi via verso il Party della Schecter Guitars, al Grove, vicinissimo allo stadio degli Angels. Beh, sono qui ora ed è pazzesco. Main act: Black Label Society!!. Caro NAMM, ci rivediamo il prossimo anno. Invece a Los Angeles torneró sicuramente prima per motivi artistici. A presto!

Qui trovate tutti gli espositori, gli artisti che si sono esibiti, e le info per partecipare al prossimo NAMM 2021.
https://www.namm.org/thenammshow/2020

Nel link seguente, potete trovare tutti gli highlights del NAMM 2020, attraverso foto e video della convention.

http://www.namm.org/thenammshow/2020/highlights

Nel profilo Instagram del NAMM 2020 potete trovare tutta la fotogallery ufficiale dell'evento, che racchiude i momenti salienti della rassegna che io ho cercato, molto sinteticamente, di raccontarvi.

https://www.instagram.com/thenammshow/

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