JON LORD: Voglia di ristampe
La carriera di Jon Lord misura la grandezza di questo straordinario artista. Tra gli istitutori dell’hard rock con i Deep Purple, dei quali ne è stato il fondatore insieme a Ritchie ‘The man in black’ Blackmore, nell’immaginario comune colleghiamo la sua figura mentre strapazza il pesante organo Hammond: scomparso il 16 luglio del 2012, riposa lassù nell’élite tra i grandissimi che hanno reso un’inestimabile valore alla musica rock. Il giovane Jon iniziò il suo personale percorso artistico, incoraggiato dal padre (era un sassofonista), prendendo lezioni di piano, appassionandosi a tal punto alla musica classica da diventare un fine compositore. Innovatore per l’uso dell’organo Hammond, utilizzava gli amplificatori per chitarra per sfruttare un’uscita più potente del suono per il suo strumento, è stato un pioniere nel tentativo riuscito di fondere il suono rock con la classica. Emblematico l’album composto ed inciso insieme ai Deep Purple ‘Concerto For Group And Orchestra’ del 1969, da qui il viatico per proseguire con la sua grande passione per la classica e comporre musica per i suoi progetti personali.
La earMusic rilancia sul mercato tre tra i lavori più significativi firmati da Lord, in formato cd e vinile, in audio remastered con le copertine riviste, iniziando dalla sua prima opera da solista ‘Gemini Suite’ pubblicata originariamente nel 1970 con il supporto della London Symphonic Orchestra: per l’occasione il restyling sonoro è stato svolto ai leggendari Abbey Road. Sei tracce ispirate dai musicisti che presero parte al progetto dalle forti tinte progressive: dal chitarrista Albert Lee, ai suoi compari nei Purple Ian Paice e Roger Glover, oltrei ai due vocalist Yvonne Elliman e Tony Ashton.
La grande passione per Johann Sebastian Bach sfocia nel live album ‘Windows’ del 1974, registrato a Monaco di Baviera accompagnati dalla Munich Chamber Opera Orchestra, si ritrovarono sul palco il chitarrista Ray Fenwick, con le voci soliste di Tony Ashton (amico fraterno di Lord), David Coverdale e Glenn Hughes. Le due suite riportano le firme di Jon Lord e del compositore Eberhard Schoener, i quali diedero libero sfogo alla propria creatività per un perfetto mélange musicale tra musica classica potente e solenne, free jazz e rock progressivo.
Si chiude il cerchio delle ristampe con ‘Sarabande’ del 1976. Lord omaggia nuovamente il grande compositore tedesco J.S. Bach, che si è rivelato così influente sui gusti musicali del tastierista dei Deep Purple, con un lavoro da un punto di vista compositivo (tutte le tracce sono uscite dalla penna di Lord), estremamente, affascinante ed elegante. La musica classica regna ma non mancano incursioni rock, come non segnalare la presenza di Andy Summers (storica chitarra dei Police), mentre ad Eberhard Schoener il compito di dirigere la Philarmonia Hungarica.
P 2019 - earMusic
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