MIIKA TENKULA: Il ricordo
Sono passati già sei anni da quando se n'è andato, il 18 febbraio del 2009, rendendo chimera le nostre speranze riguardo una reunion della band. In silenzio, a 35 anni ancora da compiere, per un improvviso infarto causato da una malformazione cardiaca congenita. Precisiamolo questo, visto che quando è stata diffusa la notizia della sua dipartita inizialmente è stato detto che era stata causata da abuso di alcool, che pure era compagno costante della sua vita. Tuttavia ha avuto modo di lasciare al mondo qualcosa che vivrà per sempre: la sua musica. Miika Tenkula lo ricordiamo come un ragazzone alto e possente, frutto di un ricordo dovuto al fatto che, chi scrive, aveva 14 anni quando si fece fare un autografo prima del concerto dei suoi Sentenced. Ci è rimasta impressa l’immagine di una persona schiva e quasi timida che, nonostante la disponibilità ad autografare cd, non ha pronunciato una sola parola, rintanandosi ben presto dietro le quinte. Chi era Miika? Cosa lo portava a musicare la tristezza, la glorificazione dell’alcool, il suicidio, la morte, la sofferenza interiore, il disincanto e la disillusione, gli amori malati e non corrisposti descritti nelle canzoni della band? Nato nel 1974 a Muhos, una cittadina del centro della Finlandia composta da nemmeno 10 mila anime, soggetto ai lunghi e bui inverni del suo paese, fin da ragazzino si appassiona alla musica e fonda i Sentenced insieme all’altro chitarrista Sami Lopakka.
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