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JOEL MCIVER: Tool

Tool

Curioso il fatto che, proprio durante la lettura della storia dei Tool, Jason Maynard Keenan con un tweet annunci per il 2019 l'uscita del nuovo disco a 12 anni di distanza dalla pubblicazione di '10.000 Days', e la relativa tournee che toccherà anche l'Italia in estate del 2019. Il libro, oltre alle vicissitudini ed ai trascorsi dei membri della band, mette in risalto la difficoltà che i giornalisti hanno incontrato nell’inquadrare i Tool in un preciso genere musicale, sono stati inseriti nei vari calderoni quali Nu Metal, Grunge et similia, generi dai quali la band ha sempre preso le distanze, si sono autodefiniti progressive, per le formazioni da cui sono state influenzati tra tutti i King Crimson ed i Meshuggah con i quali hanno condiviso un tour.

A causa della forte personalità del vocalist la narrazione si concentra principalmente sulle sue vicende; Maynard Keenan ribadisce durante le interviste il suo non essere una guida spirituale, chiarisce che ognuno può leggere e dedurre quello che vuole dai suoi testi criptici ai quali non ha mai voluto dare spiegazione. Gli americani non hanno mai fatto mistero di utilizzare le droghe psichedeliche per ampliare gli orizzonti conoscitivi da cui trarre ispirazione per musica e testi; affascinati dalla numerologia e dall’esoterismo. Il libro spiega anche la funzionalità dei vari progetti a cui i membri hanno preso parte: la valvola di sfogo degli A Perfect Circle e il divertissement dei Puscifer (dei quali è stato creato anche un brand di abbigliamento), la passione di Jason per il vino, tale da diventarne produttore.

Hanno sempre avuto un atteggiamento da antistar, mantenendo il totale controllo su marketing e produzione, sulla grafica dei dischi, sulla scelta della casa discografica che lasciasse loro ampio margine decisionale sulle scelte artistiche, si sono autoprodotti in slow motion tutti i video spiazzanti per cui sono diventati facilmente identificabili; i loro live show diventavano sempre più coinvolgenti attraverso giochi di luci atti a riprodurre l’effetto psichedelico delle copertine. Significativo è il distacco della band dal proprio pubblico, non come forma di disaffezione o come la tipica attitudine delle rockstar che hanno quell’atteggiamento di superiorità nei confronti dei fans, ma hanno sempre anteposto la musica alle loro parole.

Pregnanti sono alcuni passaggi del libro dove il vocalist spiega: sono stato scelto come custode di un’arma sonica per lo sconvolgimento di massa, non sopporto le band come i Green Day che ripropongono la stessa chitarra basso e batteria sentita milioni di volte dal 1979, gli artisti dovrebbero essere più responsabili e non cavalcare la moda del momento, questa roba trascina in basso l'umanità. Il passato di Keenan nelle forze armate lo ha fortificato e gli ha permesso di discernere ciò che più gli si addiceva comportandogli una visione caustica della vita; l'aver ottenuto il successo in tarda età è stata una fortuna per lui e per la band perché hanno potuto accrescere le loro personalità e non si sono lasciati sopraffare dalla notorietà giunta in giovane età dove è molto più facile perdersi, perché non si hanno le capacità di gestire pressione e curiosita dei fan e dei media, ed una psiche debole può facilmente perdersi in atteggiamenti deleteri (manie di protagonismo o rifugio nelle droghe). Di fondamentale importanza per capire il processo evolutivo di una qualsiasi band e per capire anche perché spesso quando suonano dal vivo non ripropongono brani del vecchio repertorio è la dichiarazione del leader nella quale specifica: ogni disco rappresenta un periodo della vita, rabbia e frustrazione erano rappresentate da “Opiate” e “Undertow” (primi due lavori della loro carriera) e se avesse continuato a scrivere dischi come quelli non sarebbe cresciuto come persona e nemmeno i fan avrebbe potuto progredire. La storia di una band che è diventata famosa pur producendo opere di non facile presa, una contraddizione in termini.

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