You are here: /

GODDO: Voglia di ristampe

Goddo

Il Canada non è solo il paese che ha dato i natali ai Rush, Triumph, Backman-Turner Overdrive, Bryan Adams, oltre ad una pletora di tanti altri eccellenti artisti. Dalla terra della foglia d’acero sono emersi anche tanti gruppi minori (non per questo meno validi), a conferma della fertilità della scena musicale canadese e della sua lunghissima tradizione in ambito rock. A questo giro la Rock Candy pesca i Goddo, un trio (no Rush docet!) praticamente sconosciuto dalle nostri parti, originario dei sobborghi di Scarborough, nell’Ontario, che l’etichetta inglese ha preso in esame ristampando i primi tre dischi pubblicati tra il 77’ ed il 79’. Un trio dalla forte personalità sorto intorno alle figure di Greg Godovitz, Gino Scarpelli e Doug Inglis, che esordì con un omonimo album dalle sonorità rock seventies (abbastanza dure), non ancora finalizzate, in cui presero il sopravvento la chitarra e la voce di Godovitz (con gli anni maturerà un timbro vocale simile a quello di Barry Hay, dei leggendari Golden Earring). ‘Goddo’ è un lavoro irruento, più che altro figlio dell’ardore giovanile, con richiami agli Amboy Dukes e Kiss, dall’impronta fortemente rock ("Let That Lizard Loose", "Let It Slide", "Twelve Days" e "Hard Years"), con qualche lieve sfumatura blues sparsa in giro.

La voglia di osare prende il sopravvento e Godovitz è un fiume in piena. ‘Who Cares’ è la testimonianza della crescita dei Goddo, liberi di sfogare il proprio istinto sfornano un album meraviglioso. Il rock d’oltre oceano proveniente dalla vecchia Inghilterra, con gli Who in testa, fa capolino nella scrittura e, nei curatissimi arrangiamenti. ‘Who Cares’ è un album variegato e intenso, come dovrebbe essere ogni album rock che si rispetti, realizzato intorno ad una scrittura esaltante, con molti momenti topici a partire dall’inaspettata "Tough Times", una ballad con violino posta in apertura: il brano che non ti aspetti. Dopo lo stupore, irrompe la chitarra di Godovitz dale quale sgorgono i riff di "Cock On" (ehmm….), "Drop Dead (That’s Who)", "Sweet Thing", "Oh Carole (Kiss My Whip)" e "Too Much Carousing": oltre ai titoli e testi sarcastici, i Goddo hanno saputo regalare emozioni ("Once Again", per piano è voce, è una perla di rara bellezza), ed un album assolutamente da avere nella propria collezione.

An Act Of Goddo’ è il terzo disco in tre anni di attività, ma la creatività non ne risente. Una produzione più pulita e levigata, con l’obiettivo di raggiungere un’audience più ampia, permette al trio canadese una scrittura sontuosa, senza perdere una virgola del proprio vigore elettrico. Anche per questa occasione ai Goddo piace stupire gli ascoltatori: l’apertuta di "Anacanapanacana" è un’opera classica (3‘ di altissimo valore musicale), che prepara la corsa per "So Walk On", dal riff distorto (quasi psichedelico), ma molto efficace. Se "Chantal" coglie il lato romantico dei Goddo, una dolce ballad cantata in francese (in origine l’Ontario fu colonizzato dai cugini d’oltralpe), il meglio di sé il trio lo sfodera quando sfila gli artigli per scaricare tonellate di watt: "You Are So Cruel", "The Verdict’s In", "Rosie (Just Hang On)" e "Work It Out".

Tracklist:
 
'Goddo'
01. The Bus Driver Blues
02. Drive Me Crazy
03. Let That Lizard Loose
04. I'm Losing You
05. Let It Slide
06. Twelve Days
07. Under My Hat
08. Hard Years
09. Bus Driver Blues bonus track
10. Under My Hat bonus track
 
'Who Cares'
01. Tough Times
02. Cock On
03. You Can Never Go Back Anymore
04. Drop Dead (That's Who)
05. Sweet Thing
06. There Goes My Baby
07. Oh Carole (Kiss My Whip)
08. Once Again
09. Too Much Carousing
 
'An Act Of'
01. Anacanapanacana
02. So Walk On
03. Chantal
04. You're So Cruel
05. The Verdict's In
06. Sign On The Line
07. Rosie (Just Hang On)
08. Take Care
09. Work It Out
10. Anacanapanacana
 
Line-up
Greg Godovitz: vocals, bass, guitar
Gino Scarpelli: guitar, bass
Doug Inglis: drums, backing vocals
 
Discography
1977 Goddo (Polydor)
1978 If Indeed It's Lonely At The Top...WHO CARES...It's Lonely At The Bottom Too! (Fat Cat/Polydor)
1979 An Act Of Goddo (Polydor)
1980 Lighve: Best Seat In The House (Attic)
1981 Pretty Bad Boys (Attic)
1990 12 Gauge Goddo (Justin Entertainment)
1992 King Of Broken Hearts (Mausoleum Records)
2003 Kings Of The Stoned Age (Bullseye Records of Canada)
2004 2nd Best Seat In The House - Lighve (Bullseye Records of Canada)
2008 Under My Hat - Volume 1: Active Goddo (Bullseye Records of Canada)

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Appunti01

ULCERATE + SELBST
Legend Club - Milano

A conferma della serata dalle tinte esotiche, il 5 novembre, prima dei neozelandesi Ulcerate aprono i venezuelani Selbst, autori in carriera di un buon black metal dalle tinte atmosferiche, dove nelle pieghe di strutture in cui si intrecciano le tipiche sfuriate stru...

Nov 16 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web